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Arbau: "la Regione faccia valere i propri diritti nell'inchiesta sui vaccini della lingua blu"

a cura della redazione
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Con un’interrogazione urgente i quattro consiglieri regionali di Sardegna vera Efisio Arbau (primo firmatario), Michele Azara, Gaetano Ledda e Raimondo Perra chiedono al Presidente Francesco Pigliaru e alla Giunta di esercitare il ruolo di parte offesa nel procedimento penale pendente davanti alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma sulla sciagurata campagna di vaccinazione per la lingua blu avvenuta in Sardegna il 2003 - 2004 e di promuovere un incontro con associazioni di categoria e movimenti rappresentativi del mondo pastorale per coinvolgerli nell'iniziativa.

“Dopo dieci anni la Procura della Repubblica di Roma ha avviato un’inchiesta per la famigerata campagna di vaccinazione che purtroppo i pastori sardi ricordano e conoscono molto bene – dice Arbau - perché diffuse la patologia con fenomeni di sieroconversione che annientarono le loro greggi”.

“L’opposizione dei pastori a quella vaccinazione fu strenua ma purtroppo lasciata alla sola iniziativa di singoli o di gruppi – ricorda il capogruppo di Sardegna vera che allora fu tra i promotori della protesta -. In solitaria e nel silenzio ostile delle istituzioni sarde, il Coordinamento dei pastori sardi propose ricorso avanti il Tar del Lazio per bloccare la vaccinazione ed un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari (procedimento tutt'ora in fase di indagine)”.

“La Regione Sardegna – precisa Efisio Arbau – è parte offesa in questo procedimento penale. Per questo deve far valere i suoi diritti e quelli dei pastori sardi, anche perché necessario per accertare le pesanti responsabilità dei massimi dirigenti statali che imposero quella campagna vaccinale. Inoltre, se non vuole essere complice per l’ennesima volta, deve consegnare agli inquirenti la documentazione e le informazioni in suo possesso necessarie per rafforzare le indagini dal punto di vista dei disastrosi effetti verificatesi nelle greggi allevate in Sardegna”.

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