Coldiretti Sardegna opta, responsabilmente, per un breve armistizio nei confronti della Giunta regionale.
La decisione è maturata ieri dopo che martedì pomeriggio il Governatore Francesco Pigliaru aveva convocato in Regione i vertici dell’Organizzazione assumendosi l’impegno di attivarsi per risolvere alcune delle emergenze del comparto agricolo.
Inizio della mobilitazione. Lunedì 11 maggio da Nuoro il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, al termine del consiglio regionale dell’Organizzazione, aveva annunciato l’inizio della mobilitazione.
Le motivazioni: sono state condensate in un documento contenente tutte le emergenze del comparto capeggiate dal mancato arrivo di decine di milioni di premi comunitari dovuti al blocco delle domande della Pac e del Psr.
Gli altri punti: ente pagatore regionale; refresh; accordo interprofessionale per il comparto ovicaprino; gasolio agricolo; microcredito, credito; burocrazia; costo acqua; culurgionis; epizozie.
La conclusione del documento. In 14 mesi “ci siamo confrontati e abbiamo proposto soluzioni concrete alla Regione. Abbiamo riscontrato molte chiacchiere e burocrazia ma poca politica e strategia. Manca un piano strategico, una visione integrata delle problematiche e degli interventi da mettere in campo, come è emerso chiaramente negli incontri convocati in Regione per il Psr, orientati alla programmazione delle diverse misure e non alla elaborazione di una strategia d'insieme che orientasse le diverse misure secondo le scelte di visione economica della politica”.
“Se non avremo risposte immediate – ha detto Battista Cualbu che martedì 12 maggio ha consegnato con il direttore Luca Saba il documento contenente la piattaforma rivendicativa ai Capogruppo e al presidente del Consiglio regionale – inizieremo con una serie di manifestazioni di piazza a cadenza settimanale”.
Martedì 19 maggio, l’incontro con il presidente Pigliaru. Si è discusso a lungo delle rivendicazioni della Coldiretti.
Il Governatore ha assicurato l’impegno di far arrivare nel più breve tempo possibile i premi comunitari alle aziende agricole, alcuni dei quali bloccati dal 2008, dicendo di aprire un confronto diretto con il governo Renzi.
Inoltre si è detto favorevole all’istituzione dell’ente pagatore sardo invocato dalla Coldiretti che consentirebbe di accorciare i tempi di liquidazione delle pratiche e snellire le procedure.
La posizione della Coldiretti. “Impegni che abbiamo preso sulla parola – dice a nome della Coldiretti il presidente Battista Cualbu -. Ieri ci siamo confrontati con i dirigenti regionali e diversi soci dei territori – spiega –. Nonostante il comparto sia allo stremo in particolare per la mancata ricezione dei diversi milioni di euro di premi comunitari da tempo messi a bilancio dalle aziende, ancora una volta è emerso il grande senso di responsabilità dei nostri soci. Abbiamo, dunque, deliberato di dare un ulteriore credito al Governatore e sospendere per poche settimane la mobilitazione. La nostra – precisa Battista Cualbu – sarà una tregua armata. Se il presidente della Regione non ripeterà i patti, siamo pronti a dissotterrare l’ascia di guerra e portare in piazza agricoltori e allevatori”.