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750 mila euro per interventi di recupero ambientale per il comune di Orani.

Lavoro e beneficio per il territorio.

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Boccata d’ossigeno in tutti i sensi per il Comune di Orani. La Regione ha confermato anche per il triennio 2012-13-14 il finanziamento per “Interventi di recupero ambientale di aree interessate da attività estrattive dismesse o in fase di dismissione”. Il finanziamento, di cui il Comune era stato beneficiario nel triennio precedente, è di 750 mila euro (250 per annualità). “Si tratta di un intervento ad alta valenza ambientale – sottolinea l’assessore all’Ambiente Marco Ziranu che ha seguito tutto l’iter -  ma anche economico perché ci consente di dare lavoro a diversi oranesi, e in questi tempi se ne ha sempre bisogno”. Il bando era rivolto ai soli Comuni che dovevano garantire un confinanziamento del 10 per cento. “Con il finanziamento del 2009 – 10 – 11 abbiamo usufruito di 600 mila euro. Come da bando, la progettazione e la direzione lavori è stata seguita dall’Ente foreste – spiega l’assessore –, mentre i lavori sono stati eseguiti dal cantiere comunale in cui sono stati impiegati 25 persone”. Gli interventi del Comune si sono concentrati in diverse aree: Sa Costa, Sa Roca, S’Iscala e Iniddo. “Abbiamo bonificato l’area dell’ex immondezzaio e siamo riusciti ad effettuare i lavori di recinzione. Negli altri terreni, tutti comunali, invece, in alcuni è stato pulito il sottobosco, in altri abbiamo messo a dimora degli alberi. Insomma – dice l’assessore Ziranu – con questo bando abbiamo recuperato alcune aree abbandonate con grande beneficio per il territorio”. Adesso l’amministrazione guarda già al futuro e sta già programmando gli interventi per quest’anno. “Stiamo progettando la spendita del finanziamento del 2012. Questa volta il finanziamento è passato da 200 mila euro a 250. Purtroppo dobbiamo rivedere i turni di lavoro. Se negli anni scorso è stato possibile fare dei cantieri di 6 mesi questa volta è più difficile visto che le domande sono passate da 50 a 100. Stiamo pensando di fare dei turni di 4 – 5 mesi per consentire a più persone di lavorare. Dobbiamo fare i conti con la crisi economica e l’alta percentuale di disoccupazione”. 

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