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Ollolai festeggia San Basilio con la leva '73.

Poesia dedicata a "Sa Ontana de sos Pardes"

Redazione
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OLLOLAI. Continua l’estate ollolaese con la ricorrenza dedicata al Vescovo e Teologo greco San Basilio Magno (il 1 settembre è il primo giorno del calendario bizantino, mentre nel calendario gregoriano san Basilio è il 2 gennaio) che apre il mese di settembre nel ricco calendario della Estate nella terra di Ospitone. E’ la festa che vede spopolarsi il paese verso il monte che domina Ollolai. Una ricorrenza unica, nei suggestivi boschi di leccio che circondano la piccola chiesa dedicata al santo. Tra i preparativi del comitato (quest’anno i priori sono i ragazzi della leva ’73), i campeggiatori del momento e il via vai di fedeli alla novena, Santu Vasili, si anima come non mai. Oggi alle 18 i Vespri, domani alle 8 una messa in parrocchia e alle 10 e 30 partirà la processione verso il monte con i cavalieri, a cui seguira la messa nel cortile antistante la piccola chiesa.  Un luogo che ha sempre attirato l’attenzione di studiosi e appassionati, ricco di archeologia, con i massi granitici testimoni di storia, quasi a voler essere guardiani di così tanti tesori. E sa Punta Manna con i suoi 1100 metri di maestosità, che offrirà come sempre panorami mozzafiato. A seguire una poesia di Salvatore Frau dedicata alla piccola fonte utilizzata anticamente dai frati francescani che abitavano San Basilio nella seconda metà del 1400 (focus).

 

A  Sa  Untana  'E  Sos  Pardes

T'haviana     sos     pardes    battiau
est  su lumen'issoro   si   ses    nodia.
Manos  santas   sa   bertula     bodia
prus  de  su  nive  sa  varva   bianca.
Mancu  po  issos  ù  sa  zona  vranca
ses   galu   ogje    tesoro       interrau.

Urres     in    d'unu    magju  bragosu
dandhe   vida   a     bidhas  e   ortos.
E  a  sos  occros  de sos tuos  mortos
has  sapunau   sa  lacrima    ranchida.
Vive  su  mare  ses    abba  'e  vantida
e    lodada    su     monte     maestosu.

Accant'a    tue   su     Rè      Ospitone
l'har    vidu        umbertiu      cristianu.
de   Gregorio   sa    littera    in    manu
beneittu     intesu     l'has     leghendhe.
Sos  pardes  tuos  ishurdzos  moendhe
a  mormoriu  è   abba   in    professone.

Incrunaos  a  tue  has  vidu  in     cara
da  su  primu  a  s'urtimu ehr   venniu.
Sas  lacrimas    de   ussu      millenniu
nae  si       suni    collias       in     cue.
Medas  iscrittos      allegan   de   tdue
ma   s'istoria      no  est   abba   crara.

Salvatore Frau

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