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Monte Spada - n. 47 gennaio 2013

Periodico della Parrocchia San Giovanni Battista - Fonni

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Periodico della Parrocchia S. Giovanni Battista di Fonni
Tel. 0784 57008 (Cell. 3283010085) - Email: donpietropuggioni@gmail.com

N. 47 - Gennaio 2013

 

.BONOS PRINZIPIOS ET MENZUS FINES

Auguri per il 2013


Quest’anno affidiamo la formulazione degli auguri per il nuovo anno a Suor Annarosa Loi che dalla sua missione di Santa Cruz dela Sierra in Bolivia ha voluto essere presente con questa bella foto e alcune parole toccanti per fede e per affetto alla sua terra di origine.
Sarà per lei una sorpresa quando riceverà il nostro giornalino parrocchiale e per l’onore della cronaca che le abbiamo dato.
E’ l’occasione per salutare attraverso Suor Annarosa Loi tutti gli avamposti missionari fonnesi nelle varie terre straniere e così potenziare il nostro impegno di fede
 

FONNI SGOMENTA

(di don Pietro Puggioni)
La paura si è diffusa in tutto il paese in quest’ultimo scorcio dell’anno appena concluso.
La campagna, consegnata alla notte, è diventata teatro indisturbato dell’attività ladresca, ed affronto della dignità del duro lavoro degli onesti.
La mattina il ritorno ai luoghi di lavoro avviene col patema d’animo di non trovare intatto il patrimonio.
Le case sono diventate meno sicure, sembrano censite tra quelle abitate e quelle lasciate sole anche per qualche ora.
L’audacia non si è fermata neppure davanti agli anziani in casa, alla loro fragilità, ai loro risparmi, ingenerando in tutti paura e sgomento.
La gravità e l’intensità del fenomeno ha suggerito una seduta comunale cui hanno partecipato in pochi. Mille ricette vengono proposte per arginare il male e riportare un clima di serenità e sicurezza, ma sembrano inefficaci. La forza dei tristi protagonisti delle imprese è la paura del paese, la debolezza delle vittime designate ad arte, la certezza di non subire ritorsioni dagli onesti. C’è ancora la rassegnazione del paese di fronte alla spavalderia di chi, a viso aperto, sfida impunito il riposo notturno col fracasso, la sicurezza delle strade con pericolose esibizioni.
Fino a quando?
L’appello alle agenzie educative, in primis le famiglie, l’invocazione di una robusta presenza dello stato e delle autorità, l’attesa di una visibile solidarietà della comunità tutta sembrano restare puri desideri.
Più di uno alla paura di cui sopra ne unisce un’altra: la paura che Fonni torni a un triste passato non dimenticato. Una triste esperienza del passato di Barbagia dice che piccole avvisaglie non possono essere trascurate per evitare un domani triste come altri mai cancellati dalla memoria e dal dolore di tante famiglie.
Speriamo che il Cristo del Natale tocchi i cuori di tutti.

 

2013…..una oportunidad de recorrer este nuevo camino envueltos y abrigados por la esperanza, sostenidos y alimentados por nuestras raíces y las los demás.
“En este nuevo año nos acompañe la bendicion de Dios, la alegria por la vida y el cariño mutuo…”
FELIZ CAMINO!!! FELIZ AÑO NUEVO!!


DAGLI ARTISTI DELLA “DON D. BURRAI”:
PACE ! AUGURI ! SICUREZZA!

A Natale
Abbiamo visto
Il Bambino.
Ogni giorno
Egli ci ricorda:
Ogni bambino
E’ un messaggio,
Ogni bambino
E’ il domani
Del mondo.
Ogni bambino
E’ responsabilità
Degli adulti.
Ogni bambino
E’ il Bambino !


VOLTI E COSE DI CASA NOSTRA

Dalle due Parrocchie:


Battesimi                                                                                                                                                                                                                                                                    Luca Palmas Nonne
Sofia Palmas Nonne
Marco Soru Vargiu
Carlo Malocu Falconi


Defunti
Francesco Mulas in Mattu, il 29 no-vembre, a 85 anni.
Nino Aru in Fronteddu, il 29 novem-bre, a 79 anni.
Caterina Porcu ved. Marceddu, il 1 dicembre, a 95 anni.
Maria Deiana ved. Serusi, il 4 di-cembre, a 87 anni.
Giuseppe Carta in Nonne il 27 di-cembre, a 92 anni.
Nino Maccioni in Carnesciali , il 14 dicembre, a Montepulciano a 56 anni.
Pietrina Curreli ved. Demelas, il 25 dicembre, a 85 anni
Michela Gesuina. Nonne ved. Piras il 30 dicembre a Portotorres, a 78 anni.

STATISTICHE 2012


Nel 2012 Abitanti 4065 contro i 4071 del 2011
Nati: 37 come nel 2011        Defunti: 44 contro i 54 del 2011.
Emigrati 3 contro i 52 del 2011      Immigrati 2 contro i 36 del 201.


In Parrocchia:
Battezzati 26 contro i 29 del 2011    Defunti 31 contro i 44 del 2011                           Matrimoni 5 contro gli 11 del 2011

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Il Messaggio del Papa
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

Non conta l'età, il colore della pelle o la lingua. Gli uomini, tutti gli uomini, sono fatti per la pace. Lo ricorda Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata mondiale del I ° gennaio. Dal 1968 infatti la Chiesa dedica il Capodanno alla pace. Quella che abbiamo appena celebrato è l'edizione numero 46.
Al centro, per volere del Papa, il discorso della Montagna, in cui Gesù indica le qualità del discepolo che voglia essere davvero suo amico. «Beati gli operatori di pace» è l'espressione evangelica scelta dal Pontefice per riflettere sui giorni di oggi segnati da tante, troppe guerre e da una crisi economica che ha ridotto in povertà molte persone, spesso intere famiglie.
A questo proposito Ratzinger ricorda che i governi, la politica non possono decidere guardando soltanto ai bilanci della aziende o al saliscendi dei mercati. Il primo obiettivo, dev'essere sempre e comunque, il lavoro. Per tutti. Il modello da seguire, ha detto martedì scorso il Papa, sono gli operatori di pace.Vale a dire persone che «giorno per giorno cercano di vincere il male con il bene, con la forza della verità, con le armi della preghiera e del perdono, con il lavoro onesto e ben fatto». Nella sua riflessione Benedetto XVI ha toccato molti punti, come l'importanza del matrimonio tra uomo e donna, il ruolo della famiglia, la difesa della vita anche quando si tratta di persone deboli e molto malate, il diritto alla libertà religiosa, cioè di poter vivere pubblicamente la propria fede. In questo modo, sottolinea il Papa, si aprono le porte alla pace, una meta che è di tutti gli uomini. Nessuno escluso.

 

                       FONNI  (di Alberto Caocci 1960)


Ti vidi, sul primo mattino,
Ridente di bruma sui tetti;
Mi porsero il primo saluto
Le nubi dei tuoi caminetti.
Da lungi recinta di vette
Amiche dei ghiacci e dei venti,
Appari sbocciata d’incanto,
Regina di greggi e di armenti.
Coperto di verde, maestoso,
Dal cielo sereno digrada
E tutta ti abbraccia e protegge
Un lembo del tuo Monte Spada.
La notte nell’eco smorzata
Dei tristi antichissimi canti
Circondi il tuo corpo assopito
D’un filo di luci tremanti.
E tutta riveli le impronte
Eterne e indelebili. Resti
Di Chi, sorridendo, ti guarda
Dagli ultimi spazi celesti.

 

UN NUOVO LIBRO DI FRANCO DIANA

È fresco di stampa il libro di Franco Diana dal titolo “Fonne/Onne – Origine e significato di un toponimo paleosardo”.Si tratta della “Parte prima” di un lavoro in tre volumi, dedicati rispettivamente: alla forma grafica Fonne/Onne da adottare nella “denominazione ufficiale scritta in lingua sarda”; alla definizione del problema dell’ origine e del significato del toponimo Onne; e, infine, alla messa a punto di una completa rilettura del tema della latinizzazione linguistica della Barbagia. La “monografia sul nome Onne - scrive Michelino Carta nell’Introduzione - non soltanto contribuirà a chiarire le idee a molti, ma ha anche l’innegabile merito di portare un importante contributo agli studi di linguistica sarda, specie nel campo della toponomastica appartenente allo strato linguistico preparino”. L’ autore ipotizza che il nome originario del paese corrisponda alla effettiva pronuncia locale Onne.
 


Appuntamenti

5 gennaio: Trigesimo di Maria Deiana ved. Serusi.
12 gennaio: 1° Anniversario di Giuseppe Coinu in Mattu.
21 gennaio: 1° Anniversario di Nannina Piras ved. Cugusi.
26 gennaio: 1° Anniversario di Ant. Angela Congiu Ortu.
28 gennaio: Trigesimo di Giuseppe Carta in Nonne
2 febbraio 1° Anniversario di Michele Mulas in Gregu.
2 febbraio: Nozze Ottavio Bottaru e Maria Busia.

 

FESTA DELLA VITA
Alla Messa delle 10 di domenica 3 Febbraio sono invitati tutti i genitori dei bambini battezzati nel 2012 per ringraziare il Signore e per animare e solennizzare la “Festa della vita” e proclamare il grande messaggio di quest’anno.”Generare la vita vince la crisi”.
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NOVENA DI S. ANTONIO
Lunedì 7 gennaio, con la Messa delle ore 17, nella Chiesa di S. Croce, inizierà la solenne Novena in preparazione alla vigilia e festa di Sant’Antonio Abate.
Il pomeriggio del 16 dopo la Messa verrà benedetto il fuoco acceso in onore del Santo.
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LAUREA
Il 26 novembre 2012, all’Università degli Studi di Cagliari, Facol-tà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea in Infermieristica,
CLAUDIA CUALBU si è brillantemente laureata con la tesi: “Il fenomeno trauma e l’accesso al D.E.A. : Assistenza al paziente con trauma del torace”.
Ci uniamo volentieri alla fami-glia e agli amici nel formulare gli au-guri vivissimi di lusinghiere afferma-zioni nel campo della professione e della vita.


 

 

 

Le tre cooperative sociali di Annarosa Carta


Fonni è un paese per sua tradizione molto generoso, pronto a sostenere le iniziative di solidarietà e ad impegnarsi in modo attivo attraverso il volontariato che costituisce una parte fondamentale e dinamica nella vita comunitaria.
Spesso in collaborazione con il mondo del volontariato e con le varie agenzie educative presenti sul territorio, in un'ottica di lavoro di rete, operano quotidianamente tre Cooperative Sociali che, in piena sintonia con l'Ufficio Socio Culturale e l'Amministrazione Comunale di Fonni, rappresentano il Privato Sociale che, in modo strutturato, risponde alle richieste assistenziali, educative e culturali della comunità fonnese.
La Cooperativa Sociale “Auxilium” si è costituita negli anni ottanta, conta sette socie e, tra i propri dipendenti, vanta oggi personale altamente specializzato per la cura e l'assistenza alla persona. Attualmente gestisce a Fonni il Servizio di Assistenza Domiciliare rivolto ad anziani e disabili ai quali, oltre che i servizi di cura ed assistenza, il personale rivolge amorevole dedizione alleviando in molti casi la sofferenza dovuta alla solitudine ed alla malattia.
La Cooperativa Sociale “La Favola” è composta anch'essa da sette socie e, dal 1992, gestisce i servizi rivolti all'infanzia sino ai tre anni di età, in modo particolare l'Asilo Nido Comunale che rappresenta una risorsa fondamentale per le tante famiglie in cui entrambi i genitori lavorano ed hanno l'esigenza di affidare i propri figli a personale di fiducia, qualificato ed amorevole che li accudisce ma anche li educa secondo un approccio che cura l'aspetto ludico, psicologico e pedagogico in modo attento e professionale.
La Cooperativa Sociale “Carpe Diem” è, come le due precedentemente descritte, fondata da sole donne: cinque socie costituitesi in forma cooperativa nel 2004. Attualmente gestisce a Fonni il Servizio Educativo Territoriale, rivolto all'infanzia e all'adolescenza, che sostiene i minori, i disabili e i nuclei familiari che necessitano di un intervento educativo e|o didattico e che, con personale esperto e formato, attenua il disagio dei bambini e delle loro famiglie offrendogli anche la consulenza pedagogica e psicologica necessaria ad affiancare e completare l'intervento educativo.
La Cooperativa “Carpe Diem” è inoltre strutturata, anche grazie ai propri collaboratori, per gestire i vari laboratori ludico-ricreativi, le iniziative organizzate dalla programmazione del Centro di Aggregazione Sociale e le attività culturali proposte dalla Biblioteca Comunale.
A dirigere il lavoro svolto dalle tre Cooperative Sociali sono preposti gli Uffici Socio Culturali del Comune di Fonni, sempre sensibili ed attenti a dare voce alle esigenze di chi spesso con tanta dignità vive una quotidianità sofferta e difficoltosa.
 

 

 



UN PO’ DI SOLE  (di Mariantonietta Mele) 


(Omaggio a Padre Michele Nuvoli)

Ai miei occhi di bambina, tutto sembrava immensamente grande, potente, oscuro. Le uniche stanze che conoscevo erano la sagrestia, la sala riunioni dell'ACR e le piccole salette retrostanti la Chiesa, quelle dove si faceva il catechismo e che raggiungevamo oltrepassando l'arco.
Tutto il resto del Convento ci era sconosciuto e doveva rimanere per noi un mistero. La tentazione di scoprire le celle dei frati, il chiostro, le centinaia di corridoi che componevano questo labirinto era fortissima. Spesso qualche chierichetto, alla fine del turno, proponeva di non uscire dal portone principale, ma da quello che dalla navata di San Francesco immetteva nel chiostro e da lì correre per le celle del convento, fino alla cucina, dove Tia Mariedda, la perpetua, sarebbe stata lì ad aspettarci, per poi inseguirci fino all'uscita. Con il respiro ancora affannato per la corsa e il cuore che batteva all'impazzata per la paura, sostavamo un po' nel cortile, già ombreggiato dalla sera; un ultimo calcio al pallone e un'occhiata alla Basilica, con quel campanile così alto che sembrava volesse bucare il cielo, e si rientrava a casa.
Essere chierichetta costituiva per me un privilegio che non a tutte era concesso. In parrocchia, infatti, potevano servire la messa solo i maschietti. E quando dicevo di esserlo, mi rispondevano: “La chierichetta? E dove si è mai visto?” “Sì, i frati vogliono anche le femminucce”.
Del resto, non c'era differenza neanche nella tunica: bianca con le strisce rosse, unisex. La verità, che non sapevo, è che i chierichetti maschi erano pochissimi, e spesso i frati servivano la messa da soli, in quella Chiesa tanto grande e bella quanto fredda e buia.
Prima della messa, ero sempre un po' tesa. Stare sull'altare e avere gli occhi addosso delle signore avvolte nei loro scialli neri mi metteva in soggezione. Poi, c'era la paura di sbagliare durante la celebrazione dell'Eucarestia, quando per avvicinare le diverse ampolline con le offerte dovevamo fare attenzione ai fili, ai tappeti, ai gradini, che intralciavano il percorso. Mi rincuorava il buon Padre Michele, con fare bonario: “Stai tranquilla, non sei sola, per qualsiasi cosa ci sono io ad aiutarti. E poi, se fai cadere un'ampollina, non vai mica all'Inferno”. Dopo di che, sorridendo, mi tirava il naso.
Però a quel posto orribile, con tutti quei diavoli nel fuoco che tirano la lingua ad altri diavoli e nel frattempo sono dentro una grande, mostruosa bocca di drago, io proprio non smettevo di pensarci. “Maria Antonietta.. Ma cosa guardi”. Sento una mano sulla spalla, abbasso lo sguardo e intravedo il saio marrone e i piedi nudi dentro i sandali “Com'è brutto l'Inferno” rispondo. “Su, non ci pensare. Vieni con me, andiamo a prendere un po' di sole”.
***
Nota: Il racconto, ispirato a fatti real-mente accaduti, vuole rendere omag-gio alla memoria di Padre Michele Nuvoli (Giave 1940-Iglesias 2002), parroco della Basilica di N. S. dei Martiri di Fonni dal 1985 al 1999.


A Pedru Demelas

Chi ti so marna, ischia dae ora
e su gradu 'è marna, rispetalu;
vives in-d-una lontana dimora
prò me cus'est fastizu tropu malu.


Chi t'ispuntet brillante un'aurora
nèndedi: cussu terrinu lassalu!
E si torras prò nos bidere ancora
faghes a mie su menzus regalu.


Pedru, si connnoschèra cussa die
de ti torrar'a abberrer sa janna cudda  chi tue as devìdu frisciare.


Un abbratzu maternu dende a tie  cus'est sa cuntentesa pius manna
chi podet una marna consolare.

 

Fonne

 

 

Angolo del buon umore

Si è spento l’uomo che si è dato fuoco.
(Giornale di Sicilia, 1998)


Fa marcia indietro e uccide il cane, fa marcia avanti e uccide il gatto.
(Corriere della sera, 1992)


Incredibile, all’aeroporto spariscono le valige del mago Silvan.
(Il Messaggero, 2001)


In cinquecento contro un albero, tutti morti.
(La Provincia Pavese)


Questa macelleria rimane aperta la domenica solo per i polli.
(Insegna in un negozio di Roma)


Per ogni taglio di capelli vi faremo una lavata di capo gratis.
(Insegna inegozio di Reggio Calabria)


Vendo tutto per esaurimento.
(Insegna in un negozio di Brescia)


Eliminazione totale bambini a sole 29.000 euro.
(Negozio di abbigliamento di Trieste)


Funerali a prezzi ridotti.Cinquantasei rate a prezzi bloccati. Affrettatevi !
(Pubblicità su La Nazione, Firenze)


Si fanno giacche anche con la pelle dei clienti.
(Cartello in un negozio di confezioni di Latina)


Si avverte il pubblico che i giorni fissa-ti per le morti sono il martedì e il gio-vedì
(Ufficio Anagrafe di Reggio Calabria)


A 3 mesi dalla scomparsa la ricordano la figlia Addolorata e il genero Felice                                                                                                                                               (Necrologio)


Regalo cucciolo di mastino docile e affettuoso, mangia di tutto, gli piaccio-no molto i bambini
(Annuncio Giornale)

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SUPPLEMENTO DI
SU PATIU
Iscrizione Reg. G. e P.N.
del Tribunale di Nuoro
del 20 ottobre 2004 n.03/2004

 

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