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Monte Spada - n. 55 ottobre 2013

Periodico della Parrocchia S. Giovanni Battista di Fonni Tel. 0784 57008 (Cell. 3283010085) - Email: donpietropuggioni@gmail.com

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INVIDIA ED EMPATIA

di Pietro Puggioni

“E’ sempre stato un mistero per me come gli uomini possano sentirsi onorati dalla umiliazione degli altri”.

La citazione di Gandhi mi ha riportato agli inizi della mia missione a Fonni. Nelle prime interviste venni a conoscere, con gioia, i numerosi aspetti positivi del paese. Fu grande la mia meraviglia, da orunese, che l’elenco delle criticità e negatività avesse al primo posto l’invidia. Quante volte in seguito questa parola tornerà nei commenti di vari episodi. L’invidioso confessa in fondo la propria inferiorità, senza guadagnarci nientre, come ad esempio chi ruba. Trova sempre un cattivo compagno di viaggio in chi si rallegra per le sventure altrui. Una gioia amara che non aiuta ad affrontare le proprie, anzi rende arido il cuore e atrofizza i muscoli della gioia.

L’invidia, quando diventa parola, demolisce la fama della vittima di turno, può arrivare a inventare vere e proprie calunnie. Miopia che impedisce di vedere il bene che in varia misura c’è in ognuno. L’invidia, quando diventa azione, può progettare cose sinistre: suggerire la vendetta in nome della giustizia, distruggere l’armonia di una coppia in nome del proprio fallimento, persino attentare al benessere economico faticosamente e onestamente raggiunto.

Da questi accenni si capisce non solo l’irrazionalità dell’invidia ma addiritura la dimensione antievangelica.

Il magistero di Papa Francesco ha denunciato la presenza dell’invidia e della felicità per le disgrazie altrui nella vita dei cristiani. Ecco perchè questo editoriale non vuol essere condanna di qualcuno, ma invito alla riflessione.

C’è un’altra parola che dovrebbe entrare con onore nel vocabolario della vita fonnese: empatia, che è l’opposto dell’invidia.

Empatia è sapersi mettere nei panni degli altri, intuire emozioni e sentimenti dell’altro, entrare in sintonia. E’ il fondamento dell’amore, della amicizia, del rispetto e della solidarietà. San Paolo nella sua Lettera ai Romani indica il superamento dell’invidia col celebre invito: “Rallegratevi con quelli che sono allegri, piangete con quelli che piangono.”


VOLTI E COSE DI CASA NOSTRA

Ottobre Missionario 2013

SULLE STRADE DEL MONDO

Tutti sappiamo che il mese di Ottobre è dedicato all’animazione missionaria nelle nostre comunità, ma quest’anno assume una connotazione particolare per due motivi.

Il primo perché coincide con la conclusione dell’Anno della fede, voluto dal papa emerito Benedetto, un’occasione importante per interrogarci sulla nostra personale risposta a quel dono che gratuitamente abbiamo ricevuto e che non va tenuto solo per sè, ma va condiviso con i fratelli.

Il secondo motivo è l’invito costante di papa Francesco, fin dalla sua elezione, per una Chiesa missionaria che deve uscire da se stessa per andare verso le “periferie esi-stenziali”. “Quando la Chiesa diventa chiusa – continua papa Francesco – si ammala. Dobbiamo far uscire Cristo. C’è il rischio di incidenti, ma meglio una Chiesa incidentata che chiusa”.

Il tema della 87^ Giornata Missionaria Mondiale del 20 Ottobre prossimo è: “Sulle strade del mondo”, quasi ad indicare che la Chiesa non deve predicare il Vangelo solo dal pulpito, ma deve testimoniarlo nelle strade, per condividere con la gente la vita di ogni giorno. Le strade indicano spazi aperti e percorribili, luoghi, sentieri, piazze dove l’altro può farsi vicino, dove s’incrociano sguardi, parole, sorrisi, timori , speranze e dove si possono fare nuove amicizie.

Le strade sono molto spesso imprevedibili, quindi occorre la pazienza di camminare non in maniera distratta, ma con lo sguardo attento per comprendere chi si incontra in modo che nessuno venga considerato straniero.

E se per i missionari che hanno ricevuto una chiamata particolare “le strade del mondo” sono quelle dell’Argentina come per il nostro don Franco Casula, dell’Africa come per sr. Anna e sr. Monica, della Bolivia come per sr. Filomena, del Madagascar come per don Mario Prina, per noi sono “le strade delle nostre comunità” dove incontriamo i compagni di viaggio con i quali condividiamo un tratto del cammino della vita. Nel mese di Ottobre verrà intensificata la preghiera con la recita del rosario serale alle ore 21, si darà risalto alla Giornata Missionaria invitando la comunità a continuare a sostenere il progetto “Un euro al mese” per aiutare i nostri missionari e le loro opere.

Al di là di tutto, l’impegno fondamentale è quello di rendere la nostra comunità sempre più missionaria, anche al suo interno, perché questa è la natura stessa della Chiesa.

Gruppo Missionario “ Don Franco Casula.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Per i piccoli della Materna “Don Diego Burrai (nella foto) e per gli altri circa 400 alunni delle altre scuole materne, elementari, medie e superiori. La campanella però ricorda a tutti il delicato momento che la scuola locale sta attraversando.

Fino a quando Fonni conserverà la sua autonomia, cioè assicurerà 400 alunni? Quest’anno scompare la prima classe del Liceo Psicopedagogico per mancanza di iscrizioni. Un campanello di allarme che denuncia l’inadeguata politica dei trasporti e che scoraggia le iscrizioni degli esterni: Desulo solo ora, dopo anni di richieste inascoltate, è ben servito e la fermata del Taloro è una tappa scomoda soprattutto d’inverno per Ovodda, Tiana, Austis,Teti.

I ragazzi di Fonni preferiscono scendere a Nuoro, non sempre per motivi del tutto culturali, e le famiglie subiscono le loro scelte, salvo poi a lamentarsi dell’arretramento del paese e delle zone interne. Va certamente favorita la va-rietà della scelta degli indirizzi degli studi superiori, però è ingeneroso negare la validità di preparazione del locale liceo in vista anche dell’accesso all’Università. Un canale nuovo ha portato alunni da Gavoi con la chiusura quest’anno del locale Liceo Classico.

Un altro motivo è il calo demografico che da tempo caratterizza la crisi delle zone interne e il non ritorno di tanti universitari una volta conseguita la laurea.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


CORREVA L’ANNO 1901. . .
da La Nuova Sardegna
OSPITE ILLUSTRE

FONNI 25 luglio. Trovasi qui la illustre scrittice Grazia Deledda venuta espressamente per ragioni di studio.

Ieri poco badando ai disagi, affrontò la quasi impraticabile erta del Gennargentu e ne rimase entusiasta per le bellezze naturali che si scorgono da quell’eccelso coccuzzolo.

Portò con sè alcune fotografie di costumi e paesaggi fonnesi eseguiti dal provetto dott. Marchi.

Auguriamo all’illustre scrittrice che questa gita le dia campo di accrescere la sua fama letteraria.

Il 22 fecero pure un’escursione al Gennargentu il signor Fadda Maurizio, rappresentante la Singer, il signor Manca segretario di Gavoi e il pretore Carta e vi pernottarono. La gita pare poco riuscita causa il tempo nuvoloso.

ESAMI SCOLASTICI

FONNI 10 agosto. L’8 corrente ebbero termine gli esami in queste scuole elementari con il risultato: 1a maschile, presentati all’esame N. 22, promossi 11; 1.a femminile, presentati N. 60, promossi 45; 2.a maschile, presentati 16, promossi 14; 2.a femminile, presentati 17, promossi 15; 3.a maschile, presentati 17, promossi 10; 3.a fem-minile, presentate 9, promosse 8; 4.a maschile, presentati 16, promossi 13; 5.a maschile, presentati 8, promossi tutti.

A presiedere gli esami di proscioglimento fu mandato il maestro di grado superiore sig. Crisponi di Mamoiada. Il risultato, come vedesi, è molto soddisfacente, e si dà lode agli insegnanti Sedda Giovanni, Cicalò Giuseppe Antonio, Coino Giacomo, Petretto Marietta e Congiu Antonia Rosa i quali con cura ed amore hanno saputo insinuare sani precetti e saggi consigli nell’animo degli scolari.

In generale la frequenza è stata rego-larissima, e sulla disciplina nessuna lagnanza.

Il comune dovrebbe però avere un po’ più di buona volontà provvedendo le scuole di un locale migliore, e degli arredi più necessari.

PARTENZA

FONNI 11 luglio. - Salutato dalle autorità e da un lungo stuolo di amici partì oggi per Sennori, suo nuova residenza, l’avv. Antonio Cottoni che per oltre tre anni esercitò in questo comune la carica di notaio pubblico.

Durante questo periodo di tempo seppe acquistarsi la stima generale della popolazione per i suoi profondi studi e squisita bontà d’animo, e del suo trasloco fu appreso con dispiacere, perdendosi in lui un distinto impiegato che scrupolosamente osservò sempre l’unica e vera religione - quella del dovere. La popolazione tutta, che di lui serberà grato ricordo, gli augura un buon viaggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo del
buon umore


PIERINO
- Papà, da chi ho preso l’intelligenza?
- Dev’essere stato da tua mamma, visto che io l’intelligenza ce l’ho ancora....
CHIUDERE GLI OCCHI
La nipotina di 4 anni dice alla nonna: “Nonna, chiudi gli occhi!
La nonna: “Ma perchè dovrei chiuderli?”
La nipotina insiste: “ Nonna, per favore, chiudi gli occhi!”
“Cara, perchè dovrei chiuderli?”
“Perchè mamma e papà dicono che quando tu chiuderai gli occhi, noi diventeremo molto ricchi!”
SPIEGAZIONI
Un signore viene fermato da una vicina di casa: “Suo figlio è un insolente, un gran maleducato: mi ha detto che sono una brutta strega!”
Il padre: “Che vuole da quando va al catechismo non riesco più a convincerlo a dire le bugie!”
CAMBIA STRADA
Il parroco va in città e incontra una sua parrocchiana dai facili costumi: e la esorta ad una vita migliore “Figliola, cambia strada, cambia strada...”
E lei: ”Ha ragione, padre! Qui non passa nessuno!”
L’ACQUA
Un ubriacone, in punto di morte, chiede un bicchiere d’acqua.
I presenti si meravigliano: “Che strano, un ubriacone come lui!
Il moribondo sente e risponde: “Non è strano, perchè prima di presentarmi al cospetto di Dio voglio riconciliarmi con il mio più grande nemico!”
IL PARROCO
Un parroco si decide ad andare da uno psicanalista:
“Dottore, ho un problema!”
“Che tipo di problema?”
“Di parole e sonno”
“Parla quando dorme?”
“No, al contrario, tutti dormono quando parlo!”
Scusi, ma che lavoro fa?”
“Il parroco”.
DIFFERENZE: Il cammello può lavorare 3 giorni senza bere. Il deputato può bere 3 giorni senza lavorare.

 

SUPPLEMENTO DI
SU PATIU
Iscrizione Reg. G. e P.N.
del Tribunale di Nuoro
del 20 ottobre 2004 n.03/2004

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