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Gavoi. 27 aprile sa die de sa Sardinna.

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“Vent’anni sono pochi per istituire un’identità” (sa die de sa Sardinna è stata riconosciuta nel ’93) “e i giovani di oggi lavorano per ricordare ciò che rappresenta”. E’ con questa frase che esordisce il nuovo direttivo dell’associazione culturale S’Isprone. Realtà nata nel 1988 e tornata in attività grazie a un gruppo di giovani. Esordiscono con i festeggiamenti per Sa die de Sa Sardigna, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune, rimarcando proprio l’importanza del coinvolgimento dei giovani nel ricordare i fatti che portarono nel 1796 alla liberazione dall’oppressore piemontese. L’appuntamento è per sabato 27, alle 18 nei locali della biblioteca comunale dove il giornalista e saggista Ciccitu Masala, studioso di lingua e cultura sarda intratterrà i presenti con la lettura di brani tratti da “Il riso sardonico” e “Poesias in duas limbas”. Mentre lo scrittore e storico gavoese Luca Sedda, si occuperà della introduzione dell’incontro. Basso e chitarra di Gianfranco Delussu e Mauro Medde, faranno da colonna sonora. Degna conclusione della serata con il coinvolgimento dei veri protagonisti della giornata: i giovani. Saranno loro a dare testimonianza di una terra troppo spesso soggiogata, usata e maltrattata da moderni usurpatori. Lo faranno in modo “ironico e provocante, ma allo stesso tempo con la  saggezza di chi ha vissuto con trasporto l’amore per la propria terra”. “Al termine dell’incontro – ci informa Roberto Mulas, che fa parte del direttivo - si attiverà la campagna tesseramento per l’anno associativo de S’Isprone richiamando l’attenzione su questa nuova realtà che rinforza in Gavoi il sostrato culturale già ampiamente denso”. Il 28, le manifestazioni si sposteranno poi a Lodine  sotto l’organizzazione dell’amministrazione comunale e dell’associazione Malik.

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