Agnello di Sardegna IGP: continua il sodalizio carnevalesco con il carciofo

redazione
05/02/2016
Attualità
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Buona la prima per l'agnello al carciofo nei mercati di Campagna Amica.

Il primo dei sei appuntamenti del Consorzio per la tutela della Igp agnello di Sardegna nella festa del carciofo promosso da Coldiretti Sardegna si è rivelato un successo.

In tutte le Provincie, grazie alla collaborazione tra Campagna Amica, il consorzio per la tutela della Igp agnello di Sardegna e gli agriturismo di Terranostra, fino a martedì prossimo gli agrichef proporranno un menù a base di agnello e carciofo.

Dopo l'appuntamento di ieri a Cagliari, in piazza dei Centomila, le degustazioni si avranno ancora a Cagliari domani nel mercato di Campagna Amica a Quartu S. Elena di via Pitz'e Serra e domenica nel mercato di Selargius in Località Su Planu, nel centro commerciale I Mulini.

A Oristano invece si potrà degustare l'agnello sardo con il carciofo il giorno di martedì grasso, nel pieno della festa del carnevale e dell'organizzazione della Sartiglia. L'iniziativa si terrà la sera, nel villaggio Sa Sartiglia, in piazza Cova.

Anche Nuoro e Sassari hanno scelto martedì grasso (la mattina) e l'abbinamento con le maschere e i balli rispettivamente nei mercati di piazza Vittorio Emanuele e dell'Emiciclo.

"Il binomio con il carciofo, che avevamo sperimentato nella rassegna gastronomica in Svizzera a gennaio – dice il dirigente del Consorzio dell'agnello di Sardegna Igp Leonardo Salis – si conferma fortunato anche nell'isola. Stiamo proseguendo con le iniziative congiunte con gli altri consorzi di tutela, le altre realtà agricole e le associazioni perchè, essendo l'agnello espressione di un territorio e di una cultura, pensiamo di dover investire del ruolo di promotori e valorizzatori tutti i sardi, compresi gli emigrati, con i quali abbiamo già promosso alcune iniziative".

"L'obiettivo – spiega il presidente del Consorzio Battista Cualbu – è quello di portare l'agnello sardo in tutte le mense pubbliche, ed in particolare in quelle scolastiche. Lo si deve fare accompagnandolo con l'educazione alimentare perchè oltre a dare un contributo importante all'economia locale e di prossimità, e far mangiare ai nostri figli un prodotto sano, sicuro e a km0, ci deve essere nei più giovani la consapevolezza di ciò che mangiano e che il cibo ha una funzione che va oltre il semplice soddisfare un bisogno fisiologico ma ha pure un valore sociale e culturale".

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