“Questa mattina abbiamo inviato una lettera a tutti i Prefetti per renderli partecipi della nostra forte preoccupazione per il difficile momento che stanno attraversando le imprese agricole sarde e segnalare una situazione esplosiva che rischia di deflagrare da un momento all'altro”.
Ad annunciarlo è il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu che come Organizzazione non esclude “di utilizzare anche l'arma della piazza per far sentire questa voce di disperazione inascoltata, consapevoli di creare, obtorto collo, disagio in un momento di crisi come questo”.
Mai come quest'anno si sono verificati ritardi nel pagamento dei premi comunitari che spettano di diritto ad agricoltori ed allevatori.
Stiamo parlando di decine di milioni di euro che coinvolgono la quasi totalità delle aziende agricole.
“Il mancato arrivo dei denari ormai messi in bilancio, è un dramma per un'impresa, e lo è ancora di più in questo particolare momento economico” scrivono il presidente Battista Cualbu e il direttore Luca Saba ai Prefetti.
“Molte della circa 20mila aziende che anche a dicembre, termine ultimo per l'erogazione dei premi comunitari, non hanno visto recapitarsi le spettanze sono precipitate nel baratro – continua la missiva -. Ai debiti pregressi che si sperava di saldare, si sono aggiunti anche le nuove rate che gli istituti di credito, come da calendario, hanno inviato e che giustamente pretendono che si saldino entro le scadenze stabilite”.
Per tenere fede a questi ulteriori ed imprevisti debiti, chi ha potuto si è continuato ad indebitarsi a tassi elevati, altri, che avevano già esaurito tutte le possibili fonti da cui attingere, hanno di fatto compromesso la credibilità della propria azienda dal punto di vista creditizio.
“Insomma per motivi meramente burocratici – sottolinea Luca Saba - si sta esponendo e mettendo a repentaglio il comparto più importante della nostra Regione, intorno al quale ruota l'intera economia”.
“Come Organizzazione ci siamo attivati su tutti i fronti da tempi non sospetti per sbloccare questa difficile situazione – ricorda il presidente regionale della Coldiretti -. Purtroppo anche le ultime rassicurazioni arrivate da Agea, dal Ministero e dalla Regione Sardegna, che avevano indicato in lunedì scorso, 1 febbraio, la data per l'arrivo dei denari, si sono rivelate per l'ennesima volta vane. Per questo ci siamo rivolti ai Prefetti per informarli di questo stato di cose e domandare anche il loro autorevole intervento per sbloccare i pagamenti. Non escludiamo tuttavia – precisa Battista Cualbu – di manifestare per strada creando disagi che mai avremmo voluto dare in momenti di crisi come questo”.