COLDIRETTI. Dal territorio l'esasperazione per il prezzo del latte, i bandi che non partono e i premi che non arrivano

redazione
07/04/2016
Economia
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C’è una grande risposta di pubblico per le assemblee che la Coldiretti sta tenendo nei territori in cui si sta presentando il nuovo programma di sviluppo rurale e si sta discutendo delle vertenze sindacali aperte. Anche ieri a Tertenia la sala consiliare si è rilevata troppo piccola per ospitare gli allevatori.

C’è grande attenzione e attesa per i bandi del Psr che la Regione dovrebbe (il condizionale è d’obbligo visti  continui rinvii) pubblicare a breve, come dimostrano le tante domande che gli imprenditori agricoli fanno ai tecnici della Coldiretti. 

“Stiamo riscontrando molto malessere per i premi comunitari che continuano a non arrivare e per un prezzo del latte, che nonostante i prezzi ancora record del Pecorino romano, sta calando” spiega il presidente di Coldiretti Nuoro Oglistra Simone Cualbu. 

“Nelle assemblee che stiamo tenendo su tutto il territorio regionale – dice il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Alessandro Serra – stiamo spiegando che oltre ad un colpevole e ingiustificato ritardo nel pagamento dei premi comunitari che vede responsabile anche la Regione, pure sul prezzo del latte si stanno mettendo in giro tante bugie che danneggiano come sempre la parte debole della filiera. Si è creato un clima surreale e falso costruito su dati fittizi che conoscono solo gli industriali caseari”.

In Ogliastra il direttore si è soffermato in particolare sul latte caprino. “E’ la dimostrazione che manca una strategia del comparto. In questi anni si è incentivato da più parti, industriali compresi, la produzione di latte caprino, inducendo molti allevatori a fare investimenti importanti. Oggi si ha difficoltà a vendere il latte perché quegli stessi industriali lo rifiutano, scaricando le proprie colpe e negligenze sui pastori. Continueremo in quest’operazione di verità e porteremo avanti, insieme ai soci, le nostre proposte, ma se la situazione non cambia non escludiamo neppure anche manifestazioni di piazza”.

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