Stasera a Orotelli "nessuna voglia di insegnare niente a nessuno o spandere moralismi: solo una presa di consapevolezza"

Matteo Marteddu
11/04/2016
Attualità
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⁠⁠⁠“Legalità, rispetto, diritti/doveri, democrazia. Le fondamenta della comunità e del convivere civile”.

Ci è venuto così, di primo acchito. Ci siamo sentiti, i nove ex- sindaci di Orotelli, dopo che hanno dato fuoco alla macchina del sindaco e della figlia. Che altro se non uno scatto civile e una chiamata alla responsabilità, guardandoci negli occhi. Nove ex sindaci, quasi tutti della stagione di “Ottana”, chi dentro e chi fuori la fabbrica. Ma tutti abbiamo respirato quell’aria di cambiamento, dall’aratro alla macchina, dai servizi igienici dietro i cespugli, alle case dignitose, E abbiamo respirato il profumo della libertà, della partecipazione, della democrazia; insomma della straordinaria crescita civile. Stasera nella manifestazione pubblica da noi promossa, vogliamo riversarne un po’ sull’oggi. Nessuna voglia di insegnare niente a nessuno o di spandere facili moralismi. Presa di consapevolezza, si. Sapendo bene anche che chi ha più responsabilità nei livelli alti delle istituzioni, più deve dire e più deve fare. Le fredde statistiche di questi giorni, sugli attentati agli amministratori pubblici, durano la rapidità di un tweet. Anche i media cambiano pagina come facebook. E, No! Ormai si avverte un disastro antropologico; con facile pratica emulativa, si vuole abbattere l’ultima barriera contro l’inciviltà e la barbarie. Il baluardo di quei municipi, attorno ai quali bene o male si stringono i rapporti di convivenza civica, si può stringere la mano al sindaco, si possono raccontare storie di quartieri abbandonati, di lampioni spenti o si possono accendere ancora luci di speranza. Attorno ai quali si anima ancora ciò che rimane della “politica”, promuovendo liste, candidature, programmi e progetti. Se questo viene sepolto sotto bombe rudimentali o da taniche di benzina, cosa rimane? Scorrono i paradigmi del vuoto di futuro nei paesi dell’interno, da Orotelli, a Desulo, a Belvi, a Bottida, un filo comune: spopolamento, fuga, generazioni smarrite, strade deserte dalle sette di sera, caserme col timer a viva voce e tanto altro in negativo. Tutto questo, noi che siamo qui, lo sappiamo benissimo. Ma lo possiamo provare uno scatto civico? Possiamo riaccendere la speranza? Senza fare sconti a chi ha la responsabilità e il dovere di non limitarsi a solidarietà tanto generose quanto a basso costo. Beh, possiamo provarci. 

Stasera a partire dalle 17, di fronte al municipio e a seguire nella sala Centro Culturale Franco Pintus, si parlerà di Legalità, Rispetto, Diritti, Doveri, Democrazia: le fondamenta della comunità e del convivere civile. Interverranno gli ex sindaci di Orotelli: Gaspare Bosu, Gina Cossu, Matteo Marteddu, Piero Marteddu, Teresa Marteddu, Tore Marteddu, Franco Pintus, Tore Podda, Tore Zoroddu.
 

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