Aras. Alla fiera di Macomer il top degli ovini: “i pastori sardi sono i più innovatori d’Europa”

Presentati gli strumenti e le strategie messe in campo per migliorare ancora di più il settore ovicaprino sardo

a cura della redazione
23/04/2016
Attualità
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La decima mostra nazionale degli ovini di razza sarda conquista ancora una volta il grande pubblico. Oggi, nonostante le condizioni metereologiche non favorevoli, l’area fieristica di Sant’Antonio di Macomer è stata invasa dai visitatori provenienti da tutta la Sardegna.

In attesa del gran finale di domani che decreterà chi succederà ai campioni in carica, i fratelli Selis, Efisio e Vincenzo, di Tuili, oggi sono proseguite le valutazioni dei 2mila arieti, pecore e agnelli presenti in fiera: “abbiamo il meglio del patrimonio della razza di tutta Italia” ha commentato con orgoglio il presidente dell’Associazione nazionale della pastorizia, il giovane pastore di Ozieri Stefano Sanna.    

Protagonista della giornata è stato il convegno promosso dall’Aras che ha evidenziato le innovazioni e le strategie che si stanno mettendo in campo per migliorare il settore più importante della zootecnia sarda, quello pastorale. “Che è già al passo con i tempi – hanno sottolineato il presidente e il direttore dell’Aras Sandro Lasi e Marino Contu -. I nostri pastori sono tra i più innovativi d’Europa e sono avidi di conoscenze perché vogliono migliorarsi continuamente. Fanno largo uso delle nuove tecnologie e i nostri tecnici, in collaborazione con  le Agenzie agricole sarde e l’Università di Agraria e Veterinaria, stanno lavorando per proseguire su questa strada e mantenere in alto il livello dell’allevamento che può vantarsi di essere al vertice del rispetto del benessere animale”.

Dopo i saluti delle autorità e degli ospiti, tra  quali il presidente ed il direttore dell’Aia, Pietro Salcuni e Roberto Maddè, che hanno elogiato l’alto livello qualitativo raggiunto dalla pastorizia sarda, i relatori che si sono alternati al microfono nel convegno moderato da Marino Contu, hanno presentato i nuovi strumenti innovativi che presto saranno messi a disposizione degli operatori della filiera ovicaprina.

Dallo strumento che rileva le cellule somatiche presenti nel latte (Antonio Pazzona e Giovanni Chessa del dipartimento di Agraria di Sassari); all’applicazione che permetterà di rilevare le patologie presenti nel latte (Marco Pittau del dipartimento di Veterinaria); fino alla etichetta nutrizionale alimentare che potrà far conoscere al consumatore anche la qualità dell’aria del territorio da cui proviene il prodotto agroalimentare acquistato (Ignazio Ibba, responsabile del laboratorio Aras).

Sono inoltre intervenuti la regina dell’innovazione Daniela Ducato e Josefh Cigagna, amministratore delegato della Jservice secondo il quale “dobbiamo aggregare tutte le informazioni e condividerle con tutti i protagonisti della filiera diretti ed indiretti”.

Di strategia ha invece parlato il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino romano Salvatore Palitta che ha raccontato il percorso difficile che è stato affrontato prima di ottenere dal ministero alla Politiche Agricole il via libera per la programmazione produttiva del formaggio Dop più importante della Sardegna che non potrà che condizionare positivamente il suo mercato e quello di tutti i formaggi sardi con una ricaduta importanti anche per il prezzo del latte.

Le strategie informative da seguire per valorizzare al meglio le nostre produzioni agroalimentari le ha presentate il commissario straordinario di Forestas (Ente foreste) Giuseppe Pulina, che ha smontato con i dati le false teorie che presentano le produzioni zootecniche come nocive per la salute dell’uomo o per l’ambiente.  “In Sardegna produciamo carni e formaggi che fanno bene alla salute e sono compatibili con l’ambiente. Rispetto agli ani ’50 ”.

Hanno concluso il convegno Antonello Carta di Agris e l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi che hanno dedicato i propri interventi a spiegare i benefici dell’organismo interprofessionale. “Consentirà di unire il comparto superando le antiche divisioni con enormi benefici per tutta la filiera e l’economia sarda”  ha detto l’assessore che ha annunciato l’apertura ieri dei bandi del benessere animale.    

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