Il tessuto che addolcisce il granito: a Gavoi il progetto "Lo Sguardo"

redazione
16/06/2016
Attualità
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Un'antica casa gavoese, il talento di un giovane stilista, musica e, immancabilmente la letteratura: un'occasione unica al Festival l'Isola delle storie riassunta nelle poche righe che seguono, scritte da Giuseppe Satta Antinori, ideatore e organizzatore dell'evento "Lo Sguardo". 

L'Isola delle storie organizza ormai da ben tredici anni una manifestazione letteraria d’importanza internazionale a Gavoi. Un tema di riflessione per me, che mi ha portato a una visione del tutto personale, perché come sempre, le interpretazioni e le ispirazioni non hanno e non devono avere un limite. Per questo ho deciso di aprire al pubblico le porte della casa dove sono nato, a Gavoi, in Via Eleonora 21, in pieno centro storico, una casa che porta anni di storia con sé, granitica, con una maestosa scala che sembra non avere fine, e soprattutto aperta al mondo e rivisitata per un evento esclusivo da non perdere sabato due luglio dalle ore 17. Ho riflettuto tanto sul nome e su come dar vita a questo progetto, cercando un nome che potesse rappresentare la mia idea toccando tutti i sensi. Per questo motivo ho deciso di chiamarlo “Lo sguardo”, perché lo sguardo può scorrere cose soggettive ed individuali, a seconda della personalità, mettendo insieme una fusione d’arte del passato ma pensando al futuro con la mia collezione di capi uomo donna realizzata esclusivamente per questo evento, la musica con suoni indie e deep house con Pedro Dj della Black Dolly Promotion. La immancabile collaborazione con la Sartoria "Tramas" di Rosangela Sedda. Un allestimento d’immagine con uno show live protagonizzato da sei modelle e un uomo: Ivana Dore, Myriam Costeri, Serena Mastio, Francesca Corona, Dusia Poian, Giovanna Palumbo e Antonio Piras. Ed infine lieto ed orgoglioso di annunciare la speciale collaborazione letteraria della Casa Editrice Il Maestrale di Nuoro. Un connubio di sensazioni che spero porterà i visitatori ad avere un’esperienza unica ed indimenticabile, perché lo sguardo è imprevedibile e sempre alla ricerca di dimensioni futuriste, di emozioni indelebili. Perché lo sguardo è una delle poche cose che non si fermerà mai, ed essendo così personale manterrà sempre un segreto mai svelato.

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