ORANI. Alla scoperta dei fabbri di Orani: la nuova opera di Angelino Mereu

Il 24 giugno alle 18,30 nella Chiesa di Campusantu Vezzu

21/06/2016
Attualità
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Dopo quella sui falegnami, sfociata nel volume “Mastros de Linna”, edito nel 2014, Angelino Mereu ha concentrato la sua ricerca sui fabbri di Orani. “Mastros de Erru. Il ferro battuto e la lavorazione dei metalli a Orani”, edito dalla Nardini Editore di Firenze, è un viaggio nel tempo e nell’attualità dell’arte del ferro battuto che a Orani vanta un’antica tradizione e che, da sempre, ha caratterizzato la produzione artigiana del paese.

La presentazione del libro si terrà venerdì prossimo. Ad ospitare l’evento sarà la chiesa pisana di Campusantu vezzu, alle ore 18.30.

Il volume, corredato da circa 130 foto a colori, contiene la storia della lavorazione del ferro e dei metalli a Orani. Mereu, partendo da notizie storiche risalenti all’Ottocento, ripercorre la storia degli artigiani oranesi fino ai giorni nostri basandosi su una accurata ricerca bibliografica e su informazioni raccolte tramite interviste dirette ai fabbri ancora in attività e agli eredi di chi in passato ha esercitato tale “Arte”. Nascono in tal modo alcune imponenti storie familiari che, come nel caso dei Fadda e degli Ziranu, da oltre duecento anni a Orani lavorano il ferro.

Come ha avuto modo di sottolineare l’antropologo Pietro Clemente nella prefazione al libro, la ricerca di Mereu si caratterizza per una “curiosità attenta” al passato e per l’originale “metodo” di ricerca che sfrutta al massimo i dati storici e gli strumenti tecnologici disponibili.

Su questi dati – scrive Pietro Clemente - Angelino Mereu costruisce delle straordinarie genealogie … dai primi dell’Ottocento al presente … con episodi di famiglia anche da ‘fonti orali’, migrazioni, specializzazioni di mestiere, attività, contratti …”

Ma Angelino Mereu non si limita a questo. Nel libro, infatti, segnala anche le difficoltà in cui operano gli artigiani attuali. Sono le difficoltà di quelli che hanno resistito e tentano una ripresa e di quelle nuove generazioni che, sviluppando nuove modalità imprenditoriali, nate in bottega, cercano di intraprendere altre strade utilizzando materiali e tecnologie innovative che danno luogo a forme libere tipiche del mondo dell’arte contemporanea e del design.

Il lavoro di ricerca svolto da Angelino Mereu mette in risalto le potenzialità di una categoria di artigiani esperti che hanno dato molto alla vita delle comunità e che, con la loro resistenza e resilienza, possono ancora dare un contributo, grazie a una tradizione artigiana che affonda le sue radici nella più genuina cultura sarda. Un contributo che può essere utile a portare nuova linfa e nuove prospettive, anche occupazionali, nella non sempre facile vita dei paesi.

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