Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale. “A secco sono rimasti solo i pretesti di chi vuole attaccare il Consorzio per avere un minuto di visibilità”

I problemi dovuti alle alte temperature si sono risolti in due giorni

redazione
30/07/2016
Attualità
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“A secco sono rimasti solo i pretesti di chi vuole attaccare il Consorzio per avere un minuto di visibilità”.

Usa una metafora il presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale Ambrogio Guiso (risultato il più virtuoso dell’isola con utili oltre i 2milioni di euro) per liquidare gli attacchi strumentali arrivati dal componente del Cda Stefano Ferranti e dal consigliere delegato Michele Ruiu “che raccontano di lamentele in Bassa Baronia che in realtà non esistono”.

Le restrizioni per la diga di “Pedra e Othoni” erano state votate all’unanimità dal consiglio di amministrazione del Consorzio (del quale fa parte anche il signor Stefano Ferranti) nei primi giorni di luglio, quando si sono verificati dei picchi di consumo d’acqua dovuti alle alte temperature.

“Stiamo parlando di problemi circoscritti a due giorni (primi di luglio) quanto le straordinarie temperature avevano richiesto consumi eccezionali d’acqua causando il prosciugamento dei vasconi di Lolloti a Orosei e Bartana a Galtellì, e la conseguente immissione in rete della melma che si era depositata nel fondo della prima – spiega il presidente -. Grazie alla collaborazione dei consorziati e al lavoro degli operai abbiamo risolto il problema in un paio di giorni. Oggi l’acqua c’è ed è anche più pulita del solito, come mi ha confermato il consigliere Antonio Fronteddu durante il consiglio dei delegati. E infatti oggi non ci sono più restrizioni. L’acqua viene erogata in modo ordinario dalle 6,30 alle 11 e dalle 16 alle 21”.

“Le restrizioni non sono state neppure applicate  – ricorda il consigliere Francesco Frau, agricoltore di Orosei –. I problemi si sono limitati a poco più di un giorno dovuti ai lavori di pulizia delle valvole rimaste intasate a causa del fango. Ne ha risentito solamente chi ha il terreno nelle zone più alte dove l’acqua arrivava con poca pressione. Adesso però l’acqua è più pulita”.

Sulla stessa linea il consigliere Giovanni Frau sempre di Orosei. “Abbiamo avuto solo un paio di giorni di difficoltà per motivi a cui non possiamo porre rimedio: le alte temperature e la siccità. Il servizio da allora è pure migliorato perché il vascone di Lolloti, rimasto vuoto a causa degli alti consumi dei primi giorni del mese, è stato pulito, così come avevamo già pulito a maggio, dopo un decennio, quello di Bartana”.

Parla di ordinaria amministrazione Lino Delussu, presidente della cooperativa Isalle Orrule di Drogali, dove si irrigano circa 130 ettari di terra grazie all’acqua della diga di Pedra e Othoni. “Sono incidenti che si verificano tutti gli anni – commenta – che sono stati risolti in un giorno e mezzo. Noi stiamo irrigando senza problemi, anzi, vista la siccità e l’assenza di acqua in molti ovili, il Consorzio ci ha concesso l’utilizzo dell’acqua per il bestiame”.

“Come ci confermano i consorziati non ci sono grosse difficoltà – chiosa Ambrogio Guiso -. Come detto nove mesi fa nel giorno dell’insediamento stiamo lavorando alacremente e continueremo a farlo per migliorare i servizi”.

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