A Nuoro per il 17 esimo anno partono le lezioni di archeologia

20/10/2016
Attualità
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Ad accrescere la produzione culturale in Città, l’Associazione Archeo Arci propone , per il 17° anno, “Le Lezioni di Archeologia”. I soci  volontari, che sentono la “mission” di promuovere lo studio, la conoscenza e la valorizzare gli insediamenti archeologici e diffonderne la ricerca e gli studi più recenti. “Non è facile - sottolineano i Dirigenti Archeo - tenere in piedi e far camminare nuove proposte. Anche la Fondazione Sardegna, da qualche anno ci ha chiuso i rubinetti. Resiste e collabora la Biblioteca Satta. Quindi, autofinanziamento e pedalare”.

Succede così che anche quest’anno, la proposta delle “ Lezioni di archeologia 2016” è di quelle destinate a risvegliare il novembre culturale nuorese. Dodici appuntamenti, tra lezioni nella sala della “Satta” e visite guidate tra gli scavi e le ricerche di mezza Sardegna. Con la certezza di rendere, per un mese, Nuoro ”capitale” della ricerca e delle eccellenze archeologiche. Gli oltre 150 iscritti prenderanno contatto con i protagonisti degli scavi e i docenti universitari che mandano avanti gli studi più avanzati, sulle varie fasi della storia antica della nostra isola.

Le lezioni si svolgeranno, dal 2 novembre, il mercoledì e il giovedì, con inizio alle19.30, mentre le domeniche saranno dedicate alle visite guidate. Il viaggio nella cultura archeologica sarda, quasi per coincidenza simbolica, inizia con il Georadar del professor Gaetano Ranieri, del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università di Cagliari.

Nuoro è una tappa del professore che proseguirà subito, nel suo  intenso lavoro divulgativo, con un viaggio in Cina. Il Georadar è strumento che consente l’indagine scientifica del sottosuolo, senza interventi invasivi e prepara gli scavi in maniera selettiva. È balzato alla grande ribalta internazionale, dietro o davanti ai Giganti di Mont’e Prama. Su quella collina di Cabras, per larga parte inesplorata, come dice prof. Ranieri “ c’è la Storia nascosta di Sardegna, si disegna un’epoca che andrà vista in maniera diversa da stereotipi consolidati e ci mette al centro del Mediterraneo per riscrivere gli studi e valorizzare l’intera Isola”. Di grande suggestione e rigore scientifico risulterà la lezione di Attilio Mastino, fino a qualche tempo fa Rettore dell’Università di Sassari, epigrafista e studioso dell’Età Romana dall’Africa alla Sardegna. Tema “ Il Bellum Sardum di Hamsicora: mito o realtà? con i nuovi ritrovamenti di Campu ‘e Corra”. Il richiamo è all’Akropolis di Cornus, sede di militari e mercenari durante la rivolta contro  la dominazione Cartaginese. Ed è l’area della rivolta di Sardi e Cartaginesi contro Roma, attorno al 200 avanti Cristo. La rivolta stabilì la definitiva supremazia romana, con la morte di Hostus, figlio di Hamsicora che, fuggitivo, come riporta Tito Livio, con pochi cavalieri , si suicidò. E’ più che mai vivo l’interesse per questa parte di storia dell’Isola e il Professor Mastino darà conto degli sviluppi più recenti. 

I corsisti saranno accompagnati a “frugare” tra gli scavi , ripresi da qualche mese,  del Castello di Monreale, di Sardara, con la archeologa Francesca Carrada. Legato a doppio filo al destino dei giudici d’Arborea, il castello rappresenta la fortezza tra le più solide del giudicato. Si collocava a presidio del confine tra gli Arborea e Cagliari.  La visita successiva al Sito, guidata da Gabriella Uccheddu, mostrerà i risultati scientifici delle ultime  indagini. Tra i più importanti della storia nuragica, il santuario di Serri. Giacomo Paglietti dell’Università di Cagliari, condurrà i corsisti archeoarci agli scavi, ripresi appena venti giorni fa. Nell’imponente edificio di culto, indagato a fondo da Taramelli e Lilliu, si è approdati a nuove scoperte di notevole rilievo. Si proseguirà con la visita, guidata dall’archeologa Luisanna Usai, al parco dei Petroglifi di Cheremule. “Viaggio” nei tavolati calcarei di quell’area, tra monumenti, manufatti e simboli, testimoni di vita millenaria, dalla preistoria al medioevo. Giuseppe Maisola parlerà delle nuove ricerche nel complesso Cobulas a Milis, dove stanno venendo alla luce importanti testimonianze sulla storia di quei popoli antichi.  Verrà portata all’attenzione ,  con lezione e visita guidata, dal Prof. Alessandro Teatini, la straordinaria vicenda di Turris Libisonis, attraverso la sua storia, i monumenti, la società, da colonia romana a città cristiana.

Così come risulteranno di notevole interesse le considerazioni della dottoressa Elisabetta Garau sul complesso romano e alto- medievale di Santa Filitica, a pochi metri dal mare, lungo la linea di costa tra Porto Torres e Castelsardo. Luoghi forse dimenticati che gli ultimi scavi hanno riportato alla luce con risultati che verranno proposti per la prima volta alle lezioni in Città. “ Le Lezioni Archeo Arci Sono un piccolo tassello del polo culturale nuorese. - Dicono ancora gli organizzatori - E’ certo che, per la disponibilità e generosità di tanti, nel novembre nuorese si incrociano le eccellenze , con “primizie” scientifiche, della ricerca archeologia Sarda”.

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