Ollolai, Impara s'arte a Cortes Apertas: il 26 e 27 novembre le 6 cose da fare nel paese di Ospitone

redazione
22/11/2016
Informazione Aziendale
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Manca meno di una settimana all’evento “Impara s’arte”, un nome che più che un titolo è un’esortazione a riscoprire mestieri che hanno migliaia di anni. Ne sono convinti gli organizzatori, il Comune di Ollolai con il patrocinio dell’Aspen che hanno pensato alla manifestazione come a una sorta di laboratorio permanente dove protagonisti sono i turisti, i visitatori.

E non c’è occasione più ghiotta per immergersi completamente in un mondo dove vincono manualità, profumi, antichi saperi. Il paese infatti riapre antichi cortili che per l’occasione si presteranno alla promozione di un mondo che quotidianamente, rispettando la genuinità dei mestieri di un tempo, li attualizza adattandoli alle esigenze del presente.

Sono 6 i punti che un turista deve segnarsi in agenda se decide di visitare il paese:

Fiore sardo: oltre al corso dove il visitatore potrà produrre una forma di formaggio secondo gli insegnamenti di un pastore locale (a breve ne verrà comunicato l’orario), si segnala l’itinerario degustativo nei cortili del centro storico dedicato all’eccellenza del Fiore Sardo accompagnato dai vini di Sardegna, il pane, i salumi o i dolci locali. 

Inoltre l’iniziativa per la costituzione del comitato per il Distretto del Fiore sardo Prodotto del Pastoralismo, strumento che serve alla filiera, e che territorialmente sarà l’animatore di tutte le iniziative di promozione del prodotto. E’ uno strumento regionale introdotto con una legge del 2014 che prevede la costituzione di Distretti agroalimentari di qualità.

 

Pane: Anche per uno dei prodotti capisaldo della tradizione ollolaese sono previsti i laboratori per il turista: sarà lui a destreggiarsi tra farine, impasti, mattarelli e il forno a legna. Sulla stessa linea la serie di dimostrazioni sulla lavorazione, curate dalla proloco locale inserite in programma con l’evento denominato “NEL NOME DEL PANE”.

Pasta fresca, ravioli e savadas. Non c’è festa a Ollolai che non sia accompagnata dagli immancabili ma’arones, ulurzones e savadas (in ollolaese). Gli gnocchetti, i ravioli di formaggio fresco e sas seadas, saranno anche loro oggetto di una laboratorio per coloro che vogliono imparare a realizzarli.

Lavorazione dell’asfodelo. E’ un’arte antica che a Ollolai è sempre stata praticata. Ancora oggi, grazie all’insegnamento alle giovani generazioni, ci sono delle brave artigiane che realizzano i manufatti, le stesse che faranno da insegnanti nel corso predisposto. Un’operazione, quella della lavorazione dell'asfodelo, che richiede non solo manualità ma anche profonda conoscenza del territorio: l’asfodelo è una pianta che va raccolta durante un preciso periodo, in base alla sua fioritura. Proprio sull’antica arte è stato fatto un museo, nella piazza centrale, dove durante la manifestazione è possibile ammirare tutte le tipologie di cestini. Tra questi anche pezzi antichissimi del secolo scorso.

Istrumpa. Chiude il gruppo dei 5 corsi predisposti per il turista: è lo sport dei barbaricini per eccellenza riconosciuto dal Coni e che allo stato attuale consta di una federazione sportiva, con sede a Ollolai, e che partecipa a diversi campionati mondiali ed europei. Per Cortes Apertas, si potranno apprendere le nozioni per praticarla grazie ai consigli dei maestri. La federazione ha inoltre organizzato un campionato regionale in notturna per la serata di sabato.

San Basilio, arrampicata sportiva. Non poteva mancare l’escursione fuori porta per godere delle bellezze naturalistiche dell’area di San Basilio, oggetto quest’anno di un progetto di valorizzazione attraverso la predisposizione di diversi percorsi di arrampicata. Per gli appassionati infatti, la notizia è che nel paese di Ospitone si potrà praticare questo sport. Una impresa incaricata sta ultimando in questi giorni i lavori di preparazione delle pareti. “Si tratta di una decina di percorsi che è possibile fare anche per chi è alle prime armi” spiegano dall’amministrazione comunale. A San Basilio quindi, oltre a una bella escursione e alla scalata di sa Punta Manna, via libera a uno sport che unisce attività fisica alla scoperta di un territorio ancora da far conoscere e che potrebbe essere volano per il sistema turistico della zona.

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