Ecco i migliori arieti e le migliori pecore di razza sarda

a cura della redazione
09/12/2016
Attualità
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Come ogni anno l'Assonapa (Associazione Nazionale della Pastorizia) in collaborazione con l'Agenzia Agris ha pubblicato gli indici genetici degli ovini di razza Sarda. Dalla loro analisi è emerso come il miglioramento genetico della razza in Sardegna si conferma, rispetto alle altre razze ovine lattifere nazionali ed estere, il più efficace a livello nazionale e tra i migliori a livello europeo. I dati sono stati ottenuti attraverso la misurazione del latte prodotto dalle pecore iscritte al Libro Genealogico distribuite in tutta l'Italia, di cui il 99% con sede in Sardegna. Numeri importanti quindi perché i miglioramenti ottenuti in questi allevamenti d'elite vengono poi diffusi negli oltre 15.000 allevamenti non iscritti presenti in tutta Italia. Ne è un esempio la diffusione alla resistenza alle Scrapie che vede la Sardegna allineata a paesi come Francia, Gran Bretagna e Olanda: questa malattia, simile alla encefalopatie spongiformi dei bovini (che se riscontrata determina la non commercializzazione del latte e l'abbattimento dei capi a rischio), grazie ad un programma di selezione iniziato nel 2004, ha permesso che il 65% degli animali iscritti a Libro siano divenuti resistenti e rappresentino il serbatoio da cui gli allevamenti non iscritti a Libro acquistano il bestiame per aumentare la resistenza dei loro allevamenti. 

Nel 2016 è stata registrata nella sola Sardegna la produzione di oltre 180.000 pecore in 801 allevamenti (83% della consistenza totale delle pecore iscritte a livello nazionale) che si aggiungono ad un archivio di oltre 3.147.000 di lattazioni annuali registrate dal 1983 ad oggi. 

"Annualmente - commenta Stefano Sanna Presidente di AIPA SSOT,  ARAS e Assonapa - si producono gli indici genetici di circa 250 nuovi arieti e 37.000 nuove pecore. In Sardegna, si stima che gli arieti attivi negli allevamenti iscritti con indice genetico per la produzione di latte (prova di progenie con 15 figlie in produzione) attualmente siano 720 di cui circa 215 rappresentino l'elite della razza, tutti con genotipo resistente per la Scrapie. L'attività di selezione ha consentito di incrementare negli ultimi 10 anni il valore genetico medio della popolazione di circa 1,6 litri all'anno. Ciò significa - precisa Sanna - che ogni nuova generazione, solo per il migliore assortimento dei geni favorevoli alla produzione di latte, produce 1,6 litri di latte in più della generazione dell'anno precedente e quindi 16 litri in più rispetto alla generazione di 10 anni prima". 

"Per poter giungere a questi importanti risultati e consentire agli allevamenti ovini l'aumento della qualità e quantità delle produzioni per capo e quindi migliorare l'efficienza dell'azienda - interviene Eraldo Pisano Presidente AIPA Cagliari - è necessaria una costante raccolta di dati che è svolta dai Controllori zootecnici del Sistema Allevatori della Sardegna (Associazioni provinciali e interprovinciali). Mensilmente, ogni azienda iscritta ai Libri Genealogici, riceve la visita di uno dei 70 controllori zootecnici che, oltre a misurare la quantità di latte prodotta (i c.d. Controlli funzionali), provvede alla registrazione dei parti, alla identificazione degli agnelli, al censimento dei capi presenti in azienda, alla valutazione delle mammelle, alla raccolta dei campioni di latte (analizzati nel laboratorio ARAS), nonché alla creazione dei gruppi di accoppiamento che, grazie all'incrocio dei migliori arieti con le migliori pecore, permette di ottenere animali sempre migliori. Una raccolta incessante di dati che, una volta convogliata alle banche dati di Assonapa e AIA, permette di effettuare le valutazioni genetiche degli animali che consentono agli allevatori di scegliere l'ariete o la pecora più adatta alle proprie esigenze".

"Proprio per la strategicità della comparto ovino – prosegue l'avvocato Giovanni Dore, commissario AIPA Nuoro Ogliastra - la Regione Sardegna sta investendo importanti risorse nel miglioramento genetico della pecora sarda, prevedendo un maggior numero di visite di controllo da parte dei controllori zootecnici: mentre in tutta Italia sugli ovini sono svolti massimo sei ingressi per la misurazione del solo latte, in Sardegna gli allevatori iscritti ai Libri Genealogici avranno un maggior numero di visite, necessarie per mantenere gli attuali standard di selezione". 

"Al fine di rendere la selezione della pecora sarda più efficace - conclude Sandro Lasi, presidente APA Oristano - si sta procedendo ad una riorganizzazione dello schema di selezione in fasce, ossia ogni allevamento iscritto ai Libri Genealogici avrà una intensità di controlli differente a seconda del livello genetico raggiunto. Ciò permetterà quindi l'ampliamento degli obiettivi di selezione e l'applicazione di nuovi strumenti come la genomica (comune invece nell'allevamento bovino da latte) grazie ai quali si potranno selezionare in maniera più rapida ed efficace caratteri legati alla qualità casearia del latte, la sanità della mammella e la resistenza alle principali patologie ovine. Un lavoro che sarà possibile solo attraverso la presenza dei controllori zootecnici  e delle Associazioni allevatori che, proprio per garantire la continuità del processo di selezione, stanno procedendo ad una propria riorganizzazione su base regionale come già accaduto nel resto dell'Italia".

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