Comitato di crisi per il latte ovino: arrivano le delibere di Gavoi e Olzai

redazione
04/01/2017
Attualità
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Olzai e Gavoi nella serata del 28 dicembre durante il Consiglio Comunale hanno messo nero su bianco l'adesione al Comitato di crisi promosso a Nuoro dalla Coldiretti Sardegna lo scorso 11 dicembre.

Voto unanime delle due assemblee per aderire alle iniziative che verranno poste in essere per chiedere un cambio di rotta nella difficile situazione che sta attraversando il comparto agropastorale.

Si attesta infatti intorno ai 60 centesimi, e in alcuni casi anche 55, il prezzo al litro per il prodotto cardine delle campagne sarde. Migliaia di aziende rischiano quindi di rimanere strozzate da un sistema che ancora non riesce a garantire loro una remunerazione equa del prodotto. "Non riusciamo neanche a pagare le spese ordinarie con questo prezzo, figuriamoci a fare investimenti per le prossime annate" è il commento unanime dalle campagne. E se già il prezzo del latte non soddisfa, nemmeno il prezzo degli agnelli ha dato ossigeno alle aziende.

"I sindaci che hanno il termometro e costantemente monitorano lo stato di salute delle loro comunità sanno bene che si tratta di una situazione potenzialmente esplosiva, e la loro mobilitazione non è altro che un segnale forte e chiaro verso la Regione che deve accogliere questo appello e mettere in atto subito tutte le azioni per salvare l'annata iniziata" spiega Alessandro Serra, direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra. Sono numerosi i Comuni in tutta la Sardegna che hanno già deliberato sulla questione o che contano di farlo entro l'anno. "Il Comitato intende condividere le strategie e riuscire a destare la Regione Sardegna attraverso ordini del giorno approvati dai consigli comunali - si legge nelle delibere - in cui si chiedono interventi concreti per il comparto: dalla trasparenza dei dati che consenta una normale contrattazione del latte; all’istituzione del Consorzio di secondo livello per aggregare in un unico consorzio tutte le cooperative che producono Pecorino romano e imprimere nel mercato la propria forza".

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