Teti e Tiana: la scuola è salva "ma occorre programmare secondo le nostre specificità"

redazione
31/01/2017
Attualità
Condividi su:

Nessuna brutta sorpresa all'orizzonte per i bambini di Teti e Tiana che continueranno per quest'anno a frequantare le proprie strutture scolastiche. Da ormai sette anni infatti i due comuni, nemmeno 1200 abitanti in due, condividono le scuole. I bambini delle elementari frequentano a Tiana. Quelli delle medie a Teti. Meno di dieci minuti di scuolabus tra le due comunità e la speranza di continuare a vedere gli edifici scolastici aperti e frequantati dai piccoli. Proprio la settimana scorsa, i genitori degli studenti hanno chiesto e ottenuto un incontro con i sindaci Francesco Zucca e Laila Dearca, con i rappresentanti dell'istituto comprendivo di Tonara di cui la scuola fa parte e con il corpo docenti per avere rassicurazioni sul futuro della loro scuola. 

"Ho parlato personalmente con i rappresentanti dell'assessorato all'istruzione in Regione - spiega Francesco Zucca - e posso con certezza rassicurare le mamme che la scuola per quest'anno non è in pericolo. Ho constatato di persona la grande vicinanza e disponibilità delle istituzioni regionali, provinciali e scolastiche, oltre che dell'istituto comprensivo di Tonara. Inoltre abbiamo reso migliori le strutture scolastiche di Tiana grazie a un finanziamento del progetto Iscola che ha permesso di fare interventi migliorativi degli immobili". 

"Mi chiedo quando finirà questo continuo dover avere rassicurazioni sul futuro delle nostre scuole e dei servizi in generale - è il commento invece del primo cittadino di Teti Laila Dearca - viviamo continuamente con l'ansia di veder chiuse le nostre scuole, perchè non c'è una programmazione seria a lungo termine che tenga conto delle nostre caratteristiche di paesi di montagna. Decidono a Cagliari di noi, ma non sanno quali disagi si provano ad avere i servizi a giorni alterni. La realtà è che il paziente viene rianimato sempre in punto di morte, senza pensare che magari ha bisogno di una terapia diversa. E' necessario fare un discorso territoriale: progettare e costruire la scuola del territorio. Solo così eviteremo ogni anno di dover aspettare i verdetti di Cagliari". 

Leggi altre notizie su labarbagia.net
Condividi su: