E' iniziato tutto dalla protesta del presidente della Polisportiva di Ovodda, Giuseppe Sedda, che per i suoi ragazzi, atleti che militano nella squadra dei giovanissimi, aveva prenotato una visita tramite il Cup all'ambulatorio di medicina sportiva dell'ospedale di Sorgono. L'appuntamento serviva per rinnovare i certificati di idoneità fisica allo sport. Ma il 29 dicembre la porta dell'ambulatorio era chiusa e nessuno ha saputo dare una spiegazione.
Due giorni fa, a certificati scaduti, la decisione di non giocare a Dorgali contro il Bardia. Una protesta obbligata culminata con la condivisione su facebook del post dove la si annunciava: "l'ambulatorio è stato soppresso: non giochiamo".
Giuseppe Sedda in questo periodo non è riuscito ad avere tramite il cup, una nuova visita per i suoi ragazzi. Nè una spiegazione adeguata o un'indicazione su come muoversi.
A chiarire la situazione dell'ospedale di Sorgono e del suo ambulatorio ci ha pensato infine la direzione provinciale della Asl: "la dottoressa si è dimessa e siamo in attesa della nomina del sostituto. Dalla Regione, che si occupa di nominare il medico in base a un elenco, non ci hanno ancora dato indicazioni: il servizio non è soppresso, ma solamente sospeso".
Intanto i ragazzi sono ancora scoperti di certificazione e il presidente attende di sapere se anche il prossimo incontro dovrà essere saltato, o se finalmente qualcuno si occuperà di indicargli una strada per risolvere la questione.