NUORO. Un convegno per il giuristascrittore Salvatore Satta

23/02/2017
Letteratura
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Si terrà il 2 Marzo, alle ore 9.00 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Nuoro, il terzo incontro dedicato alla figura del giurista e scrittore, Salvatore Satta, organizzato dal Comune di Nuoro con la collaborazione e il patrocinio dell’Associazione Distretto Culturale del Nuorese. Il convegno mira ad approfondire le dinamiche che hanno portato l’uomo Salvatore Satta a divenire la figura di rilievo nel panorama della giurisprudenza internazionale e ad affermarsi sul piano della letteratura e saggistica mondiale. Tra i relatori che interverranno: Remo Bodei, professore emerito di filosofia all’Università di Pisa e docente all’Università della California, discorrerà in merito a “La resa dei conti con l’uomo tradizionale”; Ernesto Galli della Loggia, professore di Storia dei partiti e dei movimenti politici all’Università di Perugia ed editorialista del Corriere della Sera, tratterà il tema de “La morte della Patria 70 anni dopo”; Giuseppe Gangemi, professore di scienze politiche all’Università di Padova interverrà su “Salvatore Satta e l’epilogo del fascismo come rinnovata seconda barbarie”. Le Manifestazioni del 40° sono state curate dal prof. Ugo Collu, studioso ed esperto di Satta, al quale sono stati affidati anche l’introduzione e il coordinamento del convegno. Daranno il benvenuto ai presenti il Sindaco di Nuoro, Andrea Soddu e il Presidente del Comitato TecnicoScientifico del Distretto Culturale del Nuorese, Antonino Menne. 

“Il Convegno registra la seduta conclusiva delle Manifestazioni per il 40° Anniversario della morte di Satta - dopo gli altri due incontri rispettivamente incentrati il primo sul Pensiero Giuridico e il secondo sull'Opera Letteraria – e prenderà in esame la complessa e tormentata materia di quella amara e dolente riflessione che il Giuristascrittore nuorese ci ha lasciato col “De profundis”. Il saggio, respinto prima nel 1946 da Einaudi, e pubblicato con poca convinzione da CEDAM nel 1948, passò quasi totalmente inosservato lungo alcuni decenni, per assumere considerazione e valutazione pubblica crescente e contrastante con la pubblicazione nel 1980 (anche sulla scia del successo editoriale riportato da Il giorno del giudizio) da parte di Adelphi. Il vertice della Lamentatio sattiana consiste nella constatazione sconvolgente della morte della patria dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. La dissoluzione dello Stato, il crollo di tutti i punti di riferimento civili e politici e soprattutto la crisi (o scomparsa) del comune sentimento di appartenere alla stessa nazione, trovandosi il nostro popolo a combattersi e uccidersi tra fratelli in un’Italia divisa La espressione “morte della patria”, prima esorcizzata e rievocata in modo quasi clandestino (oltre Satta si pensi ad Andrea Damiano di Rosso e grigio), nell'ultimo scorcio del secolo scorso è entrata in modo rilevante nel dibattito storiografico italiano. Da varie ottiche (filosofica-etica, storica e giuridica) tre Relatori di apprezzato prestigio si soffermeranno sul tema, ma tenendo la convergenza dello sguardo non solo sul periodo oscuro e drammatico della guerra civile (1943- '45), ma sul ruolo e sul peso che il Satta (accusato dallo storico Sergio Luzzatto di essere stato vecchia camicia nera e da P. Craveri sul Sole24Ore di essere fascista della prima e dell'ultima ora, sulla base di documenti fasulli) ebbe in quegli anni difficili” Ugo Collu, Professore di filosofia ed esperto di Salvatore Satta "Il Comune di Nuoro ha in animo di dedicare un momento di riflessione sull’opera De Profundis di Salvatore Satta, nel 40° anniversario della prima edizione de Il Giorno del Giudizio - sua opera più celebre, perché offre straordinari spunti di riflessione sulla realtà locale e globale. Lo faremo con la presenza di autorevoli esponenti del pensiero contemporaneo. Spinte autarchiche, nuovi muri che si vogliono erigere, presunte superiorità di talune etnie e demonizzazione di talaltre, attacchi alla libertà di stampa: tutti elementi questi che hanno determinato la nascita dei regimi autoritari del ‘900 e che sembrano riproporsi infaustamente oggi, dagli Stati Uniti all’Europa. L’amministrazione comunale sente forte il dovere di stimolare il dibattito sui processi storici in corso e chiedersi chi sia oggi “l’uomo tradizionale” su cui si è concentrato Satta, ossia quel “medio” cittadino, pavido e indolente, e che di fronte al fascismo difendeva la libertà solo perché garanzia della propria posizione di privilegio". Sebastian Cocco, Assessore alla Cultura e vicesindaco del Comune di Nuoro “Questo è il primo di una serie di appuntamenti che il Distretto Culturale dedicherà alla figura e alle opere di Salvatore e Sebastiano Satta. In quest’anno, la coincidenza di una serie di ricorrenze, tra cui il 150esimo anno dalla nascita di Sebastiano e il 40esimo dalla pubblicazione postuma de Il giorno del Giudizio di Salvatore, ci hanno indotto a dedicare a loro le attività che organizzeremo. A tal proposito, posso anticipare che abbiamo già proceduto a coinvolgere nelle iniziative, gli istituti museali, gli istituti superiori di secondo grado e le biblioteche dell’area del Distretto. Un tributo doveroso a due dei personaggi più illustri dell’Atene della Sardegna”

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