OLZAI. Sposarsi a Olzai nel museo Carmelo Floris o nell'antico mulino idraulico del rio Bisine

Autorizzate le nuove location per celebrare matrimoni civili

Giangavino Murgia
18/04/2017
Attualità
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OLZAI. Celebrare un matrimonio nelle suggestive location turistiche. È la moda del momento e, a quanto pare, sta per arrivare anche nei piccoli paesi della Barbagia. Come a Olzai dove, a partire da questo mese di aprile, l'ufficiale dello stato civile potrà celebrare i matrimoni laici anche all'interno della casa museo Carmelo Floris, oppure nell'antico mulino idraulico del rio Bisine, ma anche all'aperto utilizzando la Piazza del Municipio situata nel cuore del centro storico del paese.

Adeguandosi alle più recenti normative in materia di matrimoni e unioni civili e all'evoluzione dei costumi e della società civile, la settimana scorsa la Giunta comunale ha deciso di autorizzare le celebrazioni di matrimoni con rito civile anche al di fuori degli uffici e delle sale del municipio, individuando alcuni edifici, spazi e strutture di particolare pregio storico, architettonico, ambientale e artistico di proprietà del Comune di Olzai.

La prima location, per allestire una indimenticabile cerimonia matrimoniale all'aperto durante le belle stagioni, è stata individuata nella Piazza del Municipio. Confinante con il corso Vittorio Emanuele, è una delle piazze storiche del paese di Olzai, profondamente ristrutturata nel 1927 con una pavimentazione in blocchi di granito, al centro il monumento ai Caduti in Guerra e, nella facciata del municipio, la lapide marmorea realizzata nel 1922 dal celebre scultore Giuseppe Maria Sartorio e dedicata all'illustre concittadino Pietro Meloni Satta.

Gli sposi amanti dell'arte, invece, potranno organizzare una romantica cerimonia nella magica atmosfera del museo dedicato al grande pittore e incisore olzaese Carmelo Floris. Situato nel promontorio dello storico rione «S'Umbrosu», l'edificio rappresenta un'importante testimonianza delle case padronali tipiche del florido passato comunitario. Nel Settecento, la casa era abitata dal nobile don Sebastiano Melis e poi ereditata dalla signora Grazietta Nonnis-Floris, madre dell'artista più famoso del paese di Olzai.

Dotata di ambienti accoglienti e luminosi, quattro ingressi, un cortile interno e ampio giardino idoneo all'organizzazione di eleganti buffet, adeguati servizi igienici e ampi parcheggi per gli invitati nella vicina piazza Sant'Ignazio, la Casa Museo Carmelo Floris è sicuramente la struttura più confortevole, tra quelle individuate dalla Giunta comunale, e più adatta alla celebrazione dei matrimoni e la costituzione delle unioni civili.

Per un matrimonio spartano dal tema "country", niente è comunque più originale di una cerimonia in stile rustico da allestire all'ombra del maestoso mulino idraulico nel rio Bisine. Lontano dal centro abitato e incastonato in un favoloso contesto ambientale e paesaggistico, il mulino di Olzai costituisce uno degli esempi più interessanti di architettura preindustriale esistenti in Sardegna. Un autentico gioiello di ingegneria idraulica e meccanica, costruito nell'Ottocento dalla nobile famiglia Cardia-Mesina. Acquistato e restaurato tredici anni fa dal Comune, «Su Mulinu Vezzu» è diventato un prezioso simbolo della storia di Olzai e della civiltà contadina della Barbagia. Un luogo indubbiamente magico per pronunciare il fatidico "SI", ideale per l'organizzazione di una cerimonia nuziale molto intima e con pochi invitati, considerati gli spazi e i servizi limitati disponibili in aperta campagna.

A breve, il primo matrimonio con rito civile e fuori dai locali del palazzo comunale sarà celebrato nella Piazza del Municipio. E sarà una coppia residente in Toscana a inaugurare a Olzai questa nuova location e una nuova tradizione matrimoniale.

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