OLZAI. Il Banco di Sardegna si appresta a chiudere la filiale di Olzai. La notizia dell'imminente chiusura dell'unico sportello bancario del paese – non ancora confermata, ma neanche smentita da fonti ufficiali – sta preoccupando gran parte della popolazione.

A quanto pare, la chiusura dei servizi bancari e di credito nel paese di Olzai rientra all'interno di un piano industriale avviato due anni fa dal Banco di Sardegna spa, e che prevede la chiusura di ben 130 sportelli all'interno del gruppo bancario Bper.

Una politica di ridimensionamento che potrebbe colpire a breve anche la comunità olzaese, già afflitta  da una profonda crisi economica e dall'inarrestabile fenomeno dello spopolamento. Sicuramente, un ulteriore disagio per gli affezionati correntisti del Banco di Sardegna, soprattutto per coloro che non dispongono di un'automobile per raggiungere le succursali della stessa banca funzionanti nei paesi limitrofi, oppure direttamente le agenzie del capoluogo nuorese.

L'eventuale chiusura della filiale di Olzai del Banco di Sardegna, causerà inoltre ulteriori disagi agli operatori economici, ai pensionati, ma anche ai cittadini che devono prelevare modeste somme di denaro in contante (a Olzai non esiste neanche un bancomat) o incassare saltuariamente contributi economici erogati dalle diverse tesorerie comunali, regionali e statali.

E dire che proprio in questi giorni, il Banco di Sardegna (unico istituto di credito partecipante all'appalto del Comune di Olzai) si è aggiudicato il servizio di tesoreria comunale per il quinquennio 2017-2022. Un segnale indubbiamente positivo, oltre che una conferma della presenza della storica banca isolana nei piccoli centri dell'isola, ma in palese contrasto con l'eventuale chiusura al pubblico di tutti gli altri servizi bancari riservati ai privati, imprese e associazioni del paese.

Se la notizia verrà confermata dai vertici dell'istituto di credito, con la chiusura degli uffici del Banco di Sardegna si concluderà anche un pezzo di storia del paese di Olzai. Una storia del prestito e del risparmio iniziata più di un secolo fa nel corso Vittorio Emanuele con il Monte Granatico, proseguita negli stessi locali dalla Cassa Comunale di Credito Agrario e poi dal Banco di Sardegna spa, attuale proprietaria degli uffici al piano terra, negli ultimi anni aperti al pubblico tre giorni alla settimana. I due piani sopraelevati dell'edificio sono invece rimasti di proprietà del Comune di Olzai, a seguito dell'ampliamento del municipio eseguito sulla base di un progetto approvato nel 1979.

Ora, molti cittadini di Olzai – fortemente preoccupati per l'eventuale perdita di un servizio essenziale – auspicano un immediato intervento delle autorità e delle istituzioni pubbliche locali, insieme a quelle del territorio della Barbagia e del nuorese, affinché sia scongiurata la chiusura dello sportello bancario del paese attraverso un proficuo dialogo con i dirigenti del Banco di Sardegna spa.