Emergenza lingua blu. "Troppi ritardi nella campagna di prevenzione"

Il capogruppo Pittalis (Forza Italia): “Ora si risarciscano le aziende”

redazione
02/09/2017
Attualità
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E' un'emergenza senza fine. Il centro Sardegna, in particolare l'Ogliastra, deve fronteggiare la nuova diffusione dell'epidemia della lingua blu. Cifre drammatiche destinate ad aumentare, con sessanta focolai, tremila pecore infette dal morbo, venticinque animali morti. Il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis non nasconde la preoccupazione: "E' davvero un problema devastante per il comparto agropastorale della Sardegna – dice il leader degli azzurri – già stretto da difficoltà legate alla carenza delle risorse idriche e agli incendi". Tra i centri maggiormente colpiti Desulo e Barisardo: "la giunta regionale si è fatta trovare impreparata di fronte all'emergenza. Ci chiediamo per quale motivo, se è vero che i primi focolai sono stati riscontrati nell'Isola nel mese di ottobre, non siano state attivate le procedure per una campagna di vaccinazione. Solo così si sarebbe potuto evitare un disastro". Il rischio è di perdere il patrimonio dei capi ovini colpiti dal morbo. "Queste lungaggini segnalano la mancanza di prevenzione, con il fallimento totale dell'esecutivo per la risoluzione dei problemi del settore – conclude Pittalis – Ora è necessario che la Regione metta in campo le risorse per i risarcimenti dei danni che le aziende agropastorali stanno da tempo subendo".

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