Coldiretti. Bene l’approvazione del disegno di legge per il comparto ovino ma servono tempi celeri

Ieri chiesti interventi straordinari per la lingua blu

a cura della redazione
12/09/2017
Attualità
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“Siamo soddisfatti per l’approvazione all’unanimità questo pomeriggio in Consiglio regionale  del disegno di legge a sostegno del comparto ovino ma adesso aspettiamo di conoscere i tempi di erogazione dei fondi”.

A dirlo è Coldiretti Sardegna che ha partecipato con una delegazione ai lavori del consiglio regionale.

“L’approvazione è un primo passo importante – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – ma adesso è fondamentale che i soldi arrivino immediatamente nelle tasche dei pastori. L’annata di quest’anno è stata pessima perché si sono condensati diversi problemi straordinari. In primis il prezzo del latte ai minimi storici, tra i 50 e i 60 centesimi, molto al di sotto dei costi di produzione. Poi ci sono state le calamità naturali: la nevicata di gennaio prima e la siccità dopo che ha causato ulteriori gravissime perdite e fatto lievitare i costi”.

Per questo Coldiretti Sardegna tiene alta la guardia su tutto il fronte agricolo. Tempi di erogazione ai pastori e rispetto degli impegni verso tutti gli altri settori dell’agricoltura compiti dalla siccità: “ma continueremo a sollecitare quotidianamente la Regione per imprimere un accelerata sul bando agli indigenti ma anche per i 30 euro per le pecore a fine carriera. Problema centrale rimane anche l’arrivo dei premi comunitari. Non si può continuare con i rinvii perché l’agricoltura sarda è allo stremo. I denari servo adesso”.

Coldiretti Sardegna vigila anche sull’epidemia della lingua blu. E dopo l’assemblea dei giorni scorsi con i soci ogliastrini, ieri ha incontrato l’assessore alla Sanità per  avere rassicurazioni sull’epidemia in corso e per chiedere interventi straordinari da una parte per garantire gli indennizzi per i capi morti e per il mancato reddito anche per quelli colpiti dal morbo e dall’altra per dare il via libera alla vaccinazione dei bovini nelle aree infette “scongiurando il pericolo di blocco della movimentazione che interessa tra i 10 ai 12 mila capi. Il blocco – secondo Battista Cualbu - sarebbe un danno gravissimo perché comporterebbe non solo mancati introiti ma anche maggiori costi visto che si dovrebbe spendere per comprare mangimi e foraggio in una stagione in cui i costi sono saliti alle stelle a causa della siccità. Per animali, tra l’altro, che andrebbero fuori mercato. Inoltre abbiamo chiesto che sia dato agli allevatori il buttox per somministrarlo loro stessi agli animali e prevenire il mordo”.

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