OLZAI. Chiusura filiale Banco di Sardegna: arrivano le lettere ai clienti olzaesi

Da venerdì 13 ottobre, il paese rimarrà senza banca

Giangavino Murgia
13/09/2017
Attualità
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OLZAI.  Prima le indiscrezioni divulgate dalla stampa, poi gli incontri riservati tra i funzionari del Banco di Sardegna e i sindaci dei paesi interessati alla soppressione di dodici filiali. Ora arrivano anche le lettere di preavviso ai clienti dell'istituto di credito residenti nei vari comuni dell'isola.

Per il paese di Olzai, il Banco di Sardegna ha confermato ufficialmente la chiusura degli uffici nel corso Vittorio Emanuele. La data della chiusura – carica di negatività – è definitivamente stabilita: venerdì 13 del prossimo mese di ottobre, come precisato nella lettera-circolare del 25 agosto scorso:

"Gentile Cliente, desideriamo informarti che, nell'ambito del processo di riposizionamento e razionalizzazione della presenza sul territorio dell'intero Guppo Bper, dal prossimo venerdì 13 ottobre 2017 la Filiale di Olzai, Corso V. Emanuele, 27 chiude e si trasferisce presso la Filiale di Sarule in Via Brigata Sassari, 25. In tale giornata, per ragioni tecniche, è prevista la chiusura anticipata alle ore 11.30. Da lunedì 16 ottobre 2017, l'operatività sarà per te disponibile nei consueti orari".

Il prossimo venerdì 13 ottobre, sarà pertanto una giornata infausta per tutti gli abitanti di Olzai. Salvo miracoli, con la chiusura della filiale del Banco di Sardegna il paese perderà un servizio di primaria importanza, con immediati disagi e riflessi negativi per la collettività.

Al momento, a Olzai non si intravedono spiragli per aprire ulteriori trattative con i massimi dirigenti del Banco di Sardegna, quantomeno per tentare di posticipare il drastico provvedimento di chiusura dell'unico sportello bancario del paese, dove non esiste neanche un bancomat.

Fino ad oggi, sono rimaste infruttuose le diverse forme di protesta intraprese dalle varie amministrazioni comunali (come il documento unitario firmato dai quattro sindaci di Torralba, Collinas, Olzai e Triei). Si attendono gli esiti di qualche sottoscrizione popolare (come quella avviata a Gesturi), delle assemblee dei cittadini e delle riunioni dei consigli comunali (come Escolca, Genoni, Olzai e Torralba) già opportunamente organizzate per scongiurare l'imminente chiusura degli sportelli bancari.

Sono rimasti inascoltati gli appelli lanciati al governatore Pigliaru da alcuni consiglieri regionali, come Paolo Truzzu dei Fratelli d'Italia-An e Michele Cossa dei Riformatori Sardi. In attesa di risposta, anche la tempestiva interrogazione presentata in Consiglio regionale dal consigliere nuorese Gaetano Ledda della Base Sardegna.

In questo scenario, gli imperturbabili vertici del Banco di Sardegna e del Gruppo Bper, proseguono il processo di "razionalizzazione" degli sportelli bancari. A farne le spese, questa volta, i già disagiati comuni di Barrali, Collinas, Escolca, Furtei, Genoni, Gesturi, Olzai, Selegas, Soleminis, Suelli, Triei e Torralba.

Dodici paesi ricchi di storia, arte, cultura e tradizioni, con una popolazione complessiva residente di poco meno di quattordicimila unità,  ma dove a breve sparirà la "pintadera" verde del Banco di Sardegna.

Quattordicimila concittadini sardi che oggi invocano inutilmente un sostegno della Giunta Regionale, o quantomeno, un doveroso segnale di solidarietà da parte delle più alte cariche istituzionali regionali e dei parlamentari sardi.

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