OLZAI. Il Consiglio Regionale ha commemorato Salvatore Ladu

Nella seduta di mercoledì 13 settembre, dal presidente Ganau

Giangavino Murgia
14/09/2017
Attualità
Condividi su:

OLZAI. A distanza di quattro mesi dalla scomparsa di Salvatore Ladu, il Consiglio Regionale della Sardegna ha commemorato l'ex consigliere regionale e parlamentare olzaese, deceduto a Cagliari all'età di 71 anni.

Ieri mattina, in apertura della seduta del Consiglio Regionale, il presidente Gianfranco Ganau ha voluto ricordare degnamente la figura del compianto esponente della Democrazia Cristiana, del Partito Popolare, della Margherita e del Partito Democratico, esprimendo – anche a nome della massima assemblea sarda – «profondo riconoscimento per l'azione politica condotta da Tore Ladu nell'interesse della Sardegna e della nostra comunità».

 

Ecco il resoconto integrale della commemorazione, pubblicato nel sito internet del Consiglio Regionale (seduta n. 244 del 13 settembre 2017):

 

«È difficile trovare termini e parole che rendono merito alla passione e all'impegno politico del Senatore Salvatore Ladu, scomparso a soli 71 anni lo scorso 13 maggio in ospedale a Cagliari, dopo una breve malattia che negli ultimi tempi ne aveva minato il corpo.

Tore Ladu, così lo chiamavamo tutti, è stato per i compagni di partito e per gli avversari di schieramento un autentico politico di razza, ed un protagonista assoluto delle tante battaglie elettorali combattute in Sardegna negli ultimi quarant'anni, per intenderci, dai giorni dello scudo crociato fino a quelli dell'unificazione delle forze della tradizione laica cattolica e socialista e di sinistra nel Partito Democratico passando per i tempi più travagliati dei Popolari e in quelli forse più innovativi dell'Ulivo prima e della Margherita poi, ha attraversato un'era politica e le istituzioni del Paese con il peso della responsabilità e la leggerezza propria della semplicità e della linearità dei comportamenti. Eletto in Parlamento alla Camera e al Senato nelle liste DC Partito Popolare Ulivo per complessive cinque legislature, è stato consigliere regionale della Democrazia Cristiana per 13 anni dall'ottava legislatura sino al 1992 quando ha conquistato il seggio per Palazzo Madama nelle elezioni che hanno segnato l'avvio della stagione di Mani pulite e del disfacimento dell'allora dominante il sistema politico partitico italiano.

Tra il 1996 e il 2001 ha ricoperto l'incarico di sottosegretario dell'industria e poi nei lavori pubblici nel primo governo Prodi, nel D'Alema bis e nel secondo esecutivo Amato. E' stato dunque membro del Governo ma il suo impegno non era da meno quando ha dovuto cimentarsi all'opposizione.

E' stato un prezioso dirigente di partito a livello locale, regionale e nazionale tenendo saldo il timone della segreteria della DC sarda per ben nove anni ininterrottamente. E' stato sempre un militante generoso ma soprattutto un militante instancabile per la causa della Sardegna e per la sua gente.

Il suo esordio da consigliere comunale di Olzai nel 1970 e il successivo incarico da sindaco del suo paese certificano il suo arrivare dal basso e il suo partire da quel pezzo di terra di Sardegna che ancora oggi soffre più di altri la stretta della crisi e il persistere dei disagi che penalizzano le cosiddette zone interne della nostra isola.

Le sue preziose intuizioni, l'alto tasso del buonsenso delle scelte politiche, il saper recitare al meglio il ruolo di mediatore nel partito e anche quello di fine tessitore nelle alleanze sono le doti unanimemente riconosciute a Tore Ladu la cui forza straordinaria è però rappresentata dal legame stretto che ha saputo costruire con la gente comune, umile e onesta della nostra Sardegna.

La sua capacità nello schivare telecamere e taccuini era direttamente proporzionale al suo saper stare vicino ai sardi ed in particolare a quei sardi che più di altri soffrono. La sua umanità e la riservatezza sono state le caratteristiche più evidenti del suo gestire il profilo basso in politica, nonostante avesse di che vantarsi in termini di carriera politica e di politici in carriera. Basti ricordare i suoi legami di amicizia e la collaborazione con autorevoli leader nazionali come Ciriaco De Mita, Franco Marini, Pierluigi Castagnetti e Pierluigi Bersani, per tutti aveva un giusto consiglio e una battuta arguta che lasciava intravedere squarci di intelligenza viva, di ragionamento serio e di valori profondi a cui ancorare discussioni proficue e confronti fecondi.

Ecco, il confronto con Tore Ladu non preannunciava necessariamente uno scontro ma precedeva di frequente una stretta di mano che segnava un'intesa, un patto vero senza sotterfugi dove ciascuno cedeva un pezzo del proprio credo per realizzare insieme progetti strategici più solidi, duraturi e credibili.

Un saggio maestro lo hanno definito in molti anche se Tore Ladu non amava salire in cattedra e dispensare verità e pagelle, piuttosto che bacchettarli preferiva incoraggiare i giovani e le donne nell'impegno in politica e non è un caso che molti di coloro che sono nuova classe dirigente del centrosinistra sardo abbiano avuto la fortuna di poter contare sulla sua esperienza, le sue capacità e sui giusti consigli. A costoro più che ad altri ha forse mostrato la sua capacità di visione e la concreta determinazione nel raggiungere gli obiettivi prefissati anche a costo di rompere schemi consolidati e equilibri precostituiti pur di accettare senza paure con un'adeguata dose di sfrontatezza la sfida del cambiamento e del rinnovamento.

I fatti, quindi i fatti che Tore Ladu diceva di preferire sempre alle parole gli hanno dato un'altra volta ragione, restano infatti vivi i suoi insegnamenti e la sua scomparsa lascia un vuoto troppo grande di affetti, umanità e politica autentica.

Esprimo dunque anche a nome dell'Assemblea sarda profondo riconoscimento per l'azione politica condotta da Tore Ladu nell'interesse della Sardegna e della nostra comunità nonché il più sentito cordoglio alla moglie Pieranna e ai figli Luca, Barbara, Angela, Monica, Gian Cosimo e a tutti i familiari perché Tore Ladu mancherà a tutta la politica sarda ma mancherà davvero troppo a chi ha avuto l'onore di condividere il cammino di una vita. Chiedo un minuto di silenzio. (I consiglieri osservano un minuto di silenzio)».

Leggi altre notizie su labarbagia.net
Condividi su: