Che fine hanno fatto le assunzioni degli archivisti del concorso 500 Mibact, annunciate ufficialmente con enfasi dal Ministro Franceschini il 7 luglio? Se ne è persa traccia, fino al nostro black friday anticipato, lo scorso venerdì 17 novembre. Quel giorno è inspiegabilmente apparsa, non sul sito del Ministero, ma su quello della Commissione Interministeriale RIPAM, la notizia della "temporanea sospensione" della graduatoria per il profilo Archivisti.
(<http://riqualificazione.formez.it/content/sospensione-graduatoria-funzionari-archivisti>)
A oggi non conosciamo chi ha realmente ordinato la sospensione né comprendiamo i motivi e i tempi della stessa.
Appena 10 giorni prima, il 7 novembre, l'UILPA MIBACT riferiva l'esito di un incontro tra sindacati e Direzione generale Organizzazione (DGOr), precisando che le immissioni in servizio di tutti i profili del concorso "500 Mibact" sarebbero avvenute entro il 31 dicembre, nonostante gravassero due richieste di sospensiva al Tar, una delle quali sugli archivisti.
ll ricorso al Tar concerne la rivalutazione dei titoli di una candidata collocata in graduatoria oltre la 127esima posizione e per la quale il giudice ha disposto un riesame senza ordinare alcuna sospensione.
L'ordinanza del Tar, di conseguenza, non dovrebbe in alcun modo incidere sulle assunzioni dei primi 127 vincitori e idonei già disposte dal decreto direttoriale del Mibact del 6 luglio 2017, n. 946.
A quel decreto seguì la notizia ufficiale delle assunzioni dei 127 archivisti apparsa sul sito del Mibact e ancora presente: "Cultura, proseguono le assunzioni Concorso MiBACT: è la volta degli archivisti. A oggi assunti 198 funzionari dei profili antropologo, bibliotecario, demoetnoantropologo e archivista".
Alla laconica notizia apparsa sul sito RIPAM non è seguita, a oggi, da parte del Ministero, nessuna comunicazione ufficiale che motivi in maniera circostanziata un atto giunto inaspettatamente a procedura di assegnazione delle sedi ormai pressoché conclusa. La sospensione è gravida di conseguenze per le 127 persone che attendono di essere assunte e che ora s'interrogano sui passi da compiere per tutelare la propria posizione, non avendo nessuna certezza riguardo ai tempi, alla sussistenza in futuro degli stanziamenti attualmente previsti per l'assunzione e prossimi alla scadenza, insomma al destino della loro effettiva presa in servizio.
I continui rallentamenti e ritardi che il procedimento ha subito e, da ultimo, l'immotivata sospensione della graduatoria, oltre a causare danni evidenti ai vincitori e agli idonei, hanno pesanti ripercussioni sugli istituti archivistici statali sempre più minati dalla gravissima carenza di personale.
Tutti coloro che per ragioni professionali si muovono in tale contesto - e credono che il livello di civiltà di uno Stato si misuri anche dal livello della qualità dei servizi che è in grado di erogare - non possono non denunciare e reagire a questo stato di cose.
Se la sospensione della graduatoria è stata decisa, come si legge sul sito Ripam, "in considerazione dell'ordinanza del TAR", allora si tratta di una misura sproporzionata e debole sotto il profilo della trasparenza amministrativa. L'ordinanza del TAR, lo ripetiamo, non preclude l'assunzione immediata dei 127 vincitori e idonei, prevista dal decreto direttoriale 946/2017, e confermata nell'ambito del comunicato del 7 novembre relativo all'incontro tra DGOr e sindacati.
Denunciamo con forza la mancanza di chiarezza in questa fase del procedimento e chiediamo quindi che vengano resi noti in maniera certa tempi e modalità della nostra assunzione.
Vincitori e idonei del concorso "500 Mibact"
Veronica Bagnai Losacco
Francesca Chiara Calcagno
Valentina Carola
Lucia Citerio
Consuelo Costa
Cristina Dal Molin
Luca Dalvit
Stella Di Fazio
Francesca Di Pasquale
Desirée Dreos
Serena Falletta
Simona Fazio
Enrico Fenu
Emanuela Fiorletta
Mauro Fiori
Rossana Florio
Rosangela Guerra
Maria Idria Gurgo
Annarita Lepre
Mirco Modolo
Angela Puleio
Patrizia Rocco
Maria Francesca Stamuli
Daniela Ukmar
Chiara Veninata
Maurizio Vesco
Sottoscrivono il nostro appello anche:
Federico Valacchi, Università di Macerata
Christian De Vito, storico
Michela Molitierno, archivista
Stefania Salsi, archivista
Valeria Deplano, storica
Roberto Baglioni, archivista
Patrizia Audenino, Università di Milano
Elisabetta Colombo, Università di Pavia
Daria De Donno, Università del Salento
Claudio Venza, "Spagna Contemporanea"
Calogero Lo Piccolo, psicoterapeuta
Tommaso Baris, Università degli studi di Palermo
Manoela Patti, Università degli studi di Palermo
Dario A. Librizzi, insegnante
Alessandro Pes, Università di Cagliari
Giovanni De Luna, Università di Torino
Luigi Ganapini, Università di Bologna
Gabriella Pierre Louis, archivista
Francesco Correale, CNRS - UMR 7324 CITERES, Tours (Francia)
Riccardo Obletter, storico e archivista
Simona Serci, archivista
Gabriele Proglio, Universidade de Coimbra
Maria Agostina Cabiddu, Università Cattolica del Sacro Cuore
Milena Franchini, archvista
Maria Pacella, Archivio di Stato di Bergamo
Francesca Nemore, archivista
Concetta Damiani, Università degli studi di Salerno
Roberta Macchione, archivista
Antonella Moriani, Università di Siena
Giovanni Aprea, archivista
Francesca Desogus, Anai Sardegna
Matteo Di Gesù, Università degli studi di Palermo
Valeria Galimi, Università degli studi di Milano
Diana Toccafondi, Soprintendenza archivistica della Toscana