GAVOI. Oggi secondo e ultimo appuntamento con "GenitoriAndo si impara"

21/12/2017
Arte
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Il progetto per la promozione di una genitorialità consapevole inizia dal teatro, dalla pedagogia e dalle scuole medie e superiori di Gavoi che il ieri e oggi, hanno ospitato lo spettacolo "Millimetroemezzo e altri centimetri. Di quando all'improvviso ho dovuto pensare alla cena" di e con Valentina Loche.

L'azione dell'Amministrazione Comunale nasce dalla sperimentazione del Bilancio Partecipativo e dalla Commissione Benessere Sociale. Una delle azioni suggerite con maggiore forza in quel contestonasce dalle preoccupazioni legate al disagio giovanile e alla educazione dei  più piccoli e, conseguentemente propone un supporto formativo a chi deve dare loro una educazione e una guida per una crescita sana e serena.

Così nasce GenitoriAndo si Impara, un progetto di educazione alla genitorialità, per la promozione di una genitorialità consapevole e l'acquisizione di un ruolo adulto adeguato e efficace (per genitori, adulti di riferimento, futuri genitori etc.). Un lavoro educativo di comunità, dunque, al fine di promuovere comportamenti adeguati negli adulti e di conseguenza nei minori, prevenire il disagio e rendere più semplice intraprendere l'avventura dell'essere genitori e educatori. Il progetto, coordinato dall'Ufficio dei Servizi Sociali e Educativi del comune, lavorerà in parallelo anche con i ragazzi per renderli parte integrante del percorso formativo. I ragazzi che capiscono cosa significa essere genitori e i genitori che si confrontano sulla crescita dei figli e sul loro importante ruolo.

Così le prime azioni, sviluppate in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Gavoi e con I.I.S. F. Ciusa di Nuoro  e dedicate ai ragazzi delle scuole medie  e superiori, si sono svolte direttamente nel contesto scolastico, presso l'Auditorium dell'Istituto Superiore Carmelo Floris, attraverso un mezzo originale come il teatro con lo spettacolo "Millimetroemezzo e altri centimetri" della blogger, attrice e educatrice oranese Valentina Loche. Lo spettacolo, all'interno dello stesso progetto, nel 2018 sarà replicato per tutta la cittadinanza.

"Questo spettacolo - afferma Valentina Loche - parla di genitorialità accogliente attraverso la narrazione della vita, fin dall'inizio, fin da quando siamo solamente un millimetro e mezzo, appunto. È un monologo adatto a tutti: ai genitori, ai futuri genitori, ai figli, a tutto il villaggio, perché, parafrasando un proverbio africano, per educare un bambino ci vuole un intero villaggio. A Gavoi abbiamo voluto iniziare dalle scuole – conclude l'attrice – pensando che fosse il modo migliore per lavorare ad un possibile cambiamento, elemento sul quale si basa tutta la performance".

Lo spettacolo, ripercorre il cammino che porta alla nascita di un figlio attraverso racconti di gravidanza emozionale, alla meravigliosa avventura della danza della natura, fino a diventare genitori oggi,  in una società dove educare è sempre più difficile e dove l'educazione alle emozioni è sempre più importante.

Tra racconti, ironia, risate e momenti più intensi l'interprete coinvolge il pubblico, lo trascina nell'avventura dell'attesa di un figlio e nella sua educazione dando dei piccoli spunti per una genitorialità accogliente.

«Ho unito le mie passioni (pedagogia, teatro, scrittura) – aggiunge l'attrice-educatrice - creando questa performance in cui affronto in modo semplice e divertente diversi temi sociali tra cui l'educazione al rispetto e alla parità, le diversità, la libertà, le differenze di genere, il sessismo, la violenza sulle donne, l'omosessualità. Si ride, si riflette, ci si emoziona.»

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