Coldiretti. Pasqua in agriturismo per conoscere il cibo dal campo alla tavola

29/03/2018
Economia
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Buon cibo, stagionalità, tranquillità, cultura, storia, tradizione, contatto con gli animali e ambiente. E’ l’offerta sempre più ricercata e variegata degli agriturismo Campagna Amica che anche per le festività Pasquali confermano il trend di crescita degli ultimi 5 anni.

Registrano infatti un incremento delle prenotazioni. In molti casi chiuse da tempo, in altri casi si stanno chiudendo in questi giorni soprattutto per Pasqua.

Chi sceglie l’agriturismo vuole non solo mangiare bene ma anche conoscere cosa c’è nel piatto, chi lo prepara, dove viene prodotto, come. Vuole scoprire il volto del cibo e di chi lo produce, la sua storia, la sua identità, il suo territorio. Ma vuole anche provarlo, vuole fare una esperienza completa con i cinque sensi.

Conoscenza e contatto con la terra e gli animali. Questa è l’altra grande richiesta che arriva agli agriturismo che sempre di più stanno allargando l’offerta, offrendo non solo un menù ma una esperienza.

Figura centrale è l’agrichef contadino e pastore, la sua conoscenza, il suo estro, la sua manualità, la sua dialettica.

“Chi viene in agriturismo si aspetta il racconto del piatto, dei prodotti che lo compongono, delle loro storia, di come li coltiviamo e dove. Vogliono vederlo, toccare con mano – racconta il giovane agrichef Antonio Demontis dell’agriturismo su Recreu di Ittiri -. Ripongono fiducia in noi, e questo ci responsabilizza. Per questo noi proponiamo solo prodotti di stagione e a km0 e con questi creiamo i nostri piatti figli della tradizione ma anche della nostra creatività”.

Il cliente tipo dell’agriturismo ha in media una età tra i 35 e i 65 anni ed è accompagnato da bambini, figli o nipoti. Per il giorno di Pasqua è di solito locale, per pasquetta arriva anche da lontano.  Sono nella maggior parte clienti sardi, abituali o arrivati grazie al passaparola.

“Nella rete di Campagna Amica molti clienti sono suggeriti anche dai colleghi” dice Antonio Demontis.

“La buona cucina è accompagnata dal benessere e dalla tranquillità psicofisica – spiega Maria Paola Masala Agrichef dell’agriturismo Istentales di Nuoro -. Nei nostri agriturismo c’è continuità e coerenza nell’offerta. Il buon cibo e accompagnato anche dalla possibilità di potersi rilassare a contatto con la natura, con passeggiate o a contatto con gli animali e da quest’anno abbiamo anche il centro benessere”.

Negli agriturismo sono in continua crescita, infatti, l’offerta di servizi aggiuntivi come passeggiate all’aria aperta a piedi e in bicicletta, trekking, lezioni di equitazione ma anche corsi in cucina o di orticoltura.

“Nella maggior parte dei casi quella dell’agriturismo è una scelta consapevole da parte di chi vuole fare una esperienza rurale in tutti i sensi – spiega il presidente di Terranostra Michelina Mulas -, di chi vuole andare dietro le quinte del piatto che gli viene offerto a tavola. Vuole conoscere, immergersi e sperimentare la magia della terra e della produzione del cibo. Consapevoli di questo come rete Campagna Amica stiamo rispondendo a queste nuove esigenze con professionalità senza perdere la naturalezza e il nostro essere innanzitutto contadini e pastori”.

 

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