Dopo le piogge dei giorni scorsi le campagne dei centri di montagna pullulano di funghi e degli appassionati cercatori che arrivano da tutte le parti della Sardegna per raccoglierli.
Una vera e propria invasione che nasconde anche dei veri e propri maleducati che stanno creando non pochi problemi agli agricoltori e soprattutto agli allevatori ma anche alle stesso ambiente.
Alcuni di questi infatti non hanno alcun rispetto dell’ambiente e delle aziende agricole. Calpestano le reti di recinzione, buttano i muretti a secco, lasciano i cancelli aperti, abbandonano per terra buste di plastica e altri rifiuti oltre a fare razzie di funghi.
Le conseguenze sono che le campagne sono sporche e gli allevatori non riescono più a custodire gli animali.
“E’ una scena che purtroppo si ripete tutti gli anni – spiega il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Alessandro Serra -, quest’anno anticipato ed acuito da un agosto eccezionale, il più piovoso di sempre, che ha favorito la crescita dei funghi. Gli allevatori soprattutto, in Barbagia-Mandrolisai e nel Marghine-Planargia, stanno subendo diversi disagi”.
“E’ necessaria una legge – sottolinea il presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis -, siamo l’unica regione che ancora non si è dotata di una propria. E’ necessaria sia per disciplinare una raccolta ad oggi senza alcun controllo che danneggia i funghi stessi e dunque per garantire più controlli e tutelare anche chi il territorio lo presidia e custodisce tutti i giorni con i propri animali. Queste autentiche invasioni inficiano la tranquillità e l’organizzazione aziendale, oltre che creare squilibri per l’ecosistema”.