REGIONE. Nuove direttive per l'apertura e l'esercizio dei bed and breakfast

Le direttive approvate dalla Giunta disciplinano le caratteristiche, i requisiti, le modalità strutturali e di esercizio dei b&b

Giangavino Murgia
15/11/2018
Attualità
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CAGLIARI. Con una delibera del 13 novembre scorso, la Giunta regionale ha approvato le direttive per la disciplina dei bed&breakfast, in attuazione delle vigenti normative in materia di turismo.

La novità più importante introdotta dalle direttive regionali, è l’obbligo di classificazione per i b&b, da 1 a 3 stelle in relazione al possesso di requisiti e dotazioni minime che andranno autocertificati dai gestori.

La Giunta regionale ha approvato anche la grafica e il manuale d'uso del segno distintivo, da apporre all’esterno della struttura ricettiva. Il logo b&b (vedi foto) dovrà riportare il numero delle stelle e dovrà essere usato nella promozione e commercializzazione delle attività.

Insieme a queste novità – presto all'esame della quinta commissione regionale per l'acquisizione del parere obbligatorio – la Giunta regionale ha ribadito che, per "bed&breakfast", si intende l'attività occasionale di ospitalità e somministrazione della prima colazione svolta nell'abitazione di residenza e domicilio abituale per mezzo della propria normale conduzione familiare da effettuarsi in non più di tre stanze e con un massimo di dieci posti letto, più un eventuale letto aggiunto per stanza in caso di minori di dodici anni, senza la fornitura di servizi aggiuntivi e senza organizzazione in forma d'impresa.

L’attività di b&b deve essere esercitata nella casa di residenza anagrafica, che, come stabilito dalla normativa vigente in materia di anagrafe e dall’articolo 43 del Codice Civile, deve coincidere con il luogo in cui la persona vive abitualmente in modo stabile.

«Sono circa 2500 i b&b registrati in Sardegna – ha precisato in una nota stampa l'assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas - che offrono più di 11mila posti letto, secondo i dati 2017 Sired.

A partire dalla legge 16 del 2017, abbiamo portato avanti un grande lavoro di riorganizzazione di questo ramo ricettivo, con l’introduzione dello IUN (Identificativo Unico Numerico) e del registro regionale dell’extra alberghiero, che ci aiuteranno ad avere un quadro più veritiero delle strutture attive sul territorio, rafforzare la lotta all’abusivismo e l’emersione del sommerso, in modo da tutelare il lavoro di quanti operano nelle regole e garantire una concorrenza leale anche nei confronti dell’alberghiero».

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