Protesta pastori. Coldiretti. Situazione esplosiva, migliaia di litri di latte buttati. Serve risposta dal mondo della trasformazione

In corso il tavolo del latte in Regione

a cura della redazione
07/02/2019
Attualità
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“Si allarga il numero di pastori che posta sui social il video in cui aprono i rubinetti dei refrigeratori per buttare il proprio latte, a testimonianza che la tensione nelle campagne rimane altissima” denuncia Coldiretti Sardegna.

Una situazione esplosiva e fuori controllo che Coldiretti Sardegna sta denunciando da ormai tre mesi rimasta inascoltata. Il prezzo del latte pagato a 60 centesimi ai pastori è insostenibile. In questo modo si costringono le aziende a chiudere perché a questi prezzi non riescono a coprire minimamente i costi di produzione e vista la crisi non sono in grado neppure di sostenere le pecore.

“La crisi è di tutti e non solo dei pastori – dichiara il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Per questo bisogna affrontarla tutti insieme e non scaricarla sull’anello più debole. Purtroppo quando si tira troppo la corda e si mette a repentaglio il lavoro di generazioni, i sacrifici, le rinunce, i progetti, si rischia, come stiamo vivendo in questi giorni, di assistere a reazioni scomposte”.

Per questo Coldiretti Sardegna si appella nuovamente al mondo della trasformazione: “è fondamentale dare un segnale positivo al mercato e ai pastori – dice il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Se oggi non si arriverà ad aumentando il prezzo di acconto del latte e condividere un percorso, riteniamo inutile continuare a parteciparvi. A quel punto confermiamo che la sola strada è quella della mobilitazione, che come abbiamo già annunciato sarà dura”.

 

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