OLZAI. Domani la manifestazione contro i progetti minerari a s'Anzelu

05/04/2019
Economia
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La Maffei Sarda Silicati S.p.A. ha richiesto alla RAS una nuova concessione mineraria in territorio di Olzai che interessa un’area di circa 580 ettari con avvio delle attività nel terreno agricolo adiacente alla chiesa de “S’Anzelu”.

I terreni sui quali dovrebbe avvenire l’estrazione mineraria, vengono utilizzati per attività agricole e di allevamento, che costituiscono l’unica fonte di sostentamento per le famiglie che la esercitano, con positive ricadute sul territorio.

L’attività che la Maffei intende svolgere è incompatibile con l’attività agro-zootecnica poiché le polveri prodotte dall’attività estrattiva andrebbero a depositarsi su pascoli, alberi da frutta, corsi d’acqua, abbeveratoi, compromettendo la qualità del latte, della frutta, degli ortaggi e, quindi, determinerebbe conseguenze negative sull’economia delle aziende agricole. Al danno creato dalle polveri si aggiunge quello legato alla presenza di un ingente numero di mezzi meccanici al lavoro, al rumore delle attività di estrazione, all’uso di esplosivo.

Le aziende agricole che operano sui terreni interessati alla richiesta di concessione della Maffei dovrebbero convivere con attività che “disturbano” il regolare procedere del lavoro. Il territorio sarebbe devastato per consentire a una multinazionale, interessata solamente a realizzare profitti, di invadere le nostre comunità, senza alcuna ricaduta positiva per le popolazioni locali.

Nei terreni in questione sono presenti aziende agro-zootecniche con migliaia di alberi da frutto, circa 40 tra cultivar e varietà di pere, che si trovano da secoli in questo territorio e che si stanno preservando anche grazie alla presenza del Comitato per la Tutela e Conservazione delle Biodiversità;

Altre attività estrattive sono presenti a poca distanza da Olzai in località  “FuntanaTenesoli”, facente capo alla stessa società  Maffei Sarda Silicati S.p.A., che già ha prodotto e produce impatti ambientali sui terreni, sugli allevamenti, e sulla viabilità, che presenta uno stato di degrado e condizioni critiche per gli utenti.

L’ attività estrattiva produrrà effetti negativi su un vasto territorio e per lungo tempo, restituendo alla comunità un paesaggio artificiale, ricostruito, privo di identità e di riconoscimento della comunità.

Non può essere, inoltre, sottovalutato e ignorato il malessere e le ripercussioni nel tessuto sociale ed economico conseguenti all’imposizione di un progetto non condiviso dalle popolazioni.

L’Amministrazione comunale di Olzai, la popolazione, i proprietari dei terreni interessati, hanno già espresso netta contrarietà all’avvio delle attività estrattive. Nonostante ciò le leggi dello Stato italiano e la RAS consentono alla Maffei S.p.A.  l’ennesima aggressione al nostro territorio . Per contrastare tutto ciò è necessaria una grande mobilitazione popolare per chiedere che la RAS neghi la concessione e legiferi affinchè l’ottenimento di qualunque concessione sia subordinata all’assenso delle popolazioni interessate.

Il 6 aprile alle ore 10,00 ci sarà una manifestazione popolare a Olzai seguita da una marcia verso le aree interessate alla concessione: invitiamo i sindaci e tutti i cittadini dei paesi limitrofi a partecipare per difendere il nostro territorio e impedire che la Maffei o altre Società continuino a sfruttare  la nostra terra, costringendo i sardi a cercare migliore fortuna altrove.

Comune di Olzai - Comitato delle Biodiversità di Olzai - Comitato Cittadini liberi Sardegna

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