"Siamo disponibili a coordinare azioni di accoglienza verso i profughi che fuggono dalle guerre, mettendoci a disposizione delle famiglie per fare da tramite con le associazioni regionali che stanno lavorando in queste ore per permettere alle povere persone che fuggono dalla guerra di trovare un approdo sicuro". Parole pronunciate dal sindaco del Comune di Ollolai Francesco Columbu e che rispecchiano pienamente le indicazioni della Parrocchia di San Michele Arcangelo guidata da Don Franco Pala. Entrambi hanno accolto il messaggio del Vescovo don Antonello Mura. Anche a Ollolai, come nel resto della Diocesi, sarà avviato un censimento delle famiglie che si rendono disponibili ad ospitare i disperati in fuga dai bombardamenti. "Abbiamo già raccolto diverse offerte di aiuto, da parte di ollolaesi che intendono mostrare la propria disponibilità in senso concreto - spiega il primo cittadino Francesco Columbu -, ed è giusto che ci sia una azione coordinata con la parrocchia, la Diocesi e La Caritas. Ollolai ha una lunga tradizione legata all'ospitalità, le porte del nostro paese sono sempre aperte all'accoglienza, ancora di più in un momento drammatico come questo". Per poter dare la propria disponibilità occorre dare il proprio nominativo, indirizzo, telefono e numero di persone che si intende accogliere, ai referenti della Parrocchia o del Municipio. In campo anche l'associazione per l'infanzia Tizi, che ha dato la propria disponibilità a farsi carico del materiale scolastico necessario ai bimbi e ragazzi che arriveranno, "nella speranza che - spiegano dall'associazione - l'arrivo nel nostro paese sia, sopratutto per i più piccoli in fuga, un ritrovare una normalità persa e la spensieratezza che dovrebbe essere l'unico elemento che caratterizza la loro età".