Come la Sardegna dovrà affrontare la stagione estiva 2023

07/03/2023
Attualità
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L’estate 2023 si avvicina giorno dopo giorno e la Sardegna accoglierà, come ogni anno, milioni di turisti da ogni parte del mondo. Il fascino che ha quest’isola è innegabile. Ed è un fascino che ammalia praticamente tutti: grandi, piccini, italiani e stranieri.

Ma, dal punto di vista organizzativo, come si dovrà affrontare questa estate?

I servizi pubblici che mancano

Immagina di essere un turista straniero del Nord Europa, magari che è abituato a servizi pubblici efficienti, puliti e in orario. Si reca in Sardegna e si ritrova praticamente costretto a fittare l’auto, se vuole recarsi in quelle spiagge incontaminate o visitare quei borghi che ha visto sui social.

Con un esborso di denaro non indifferente. Sarebbe fondamentale istituire un servizio navetta che porti i turisti dalle città al mare o dalle città ai piccoli borghi. In modo anche da far ‘vivere’ quelle comunità che durante il resto dell’anno soffrono lo spopolamento.

Anche perché un turista che si reca in uno di questi fantastici borghi, sicuramente vorrà acquistare un ricordino. Facendo girare tutta l’economia locale e generando un indotto non indifferente.

Creare attrazioni diverse

È vero che mancano pochi mesi all’estate e una Regione che punta sul turismo si sarebbe dovuta preparare per tempo. Però c’è ancora qualche settimana per provare ad accogliere al meglio i turisti. Il turismo non può solo basarsi su discoteche, cibo, spiaggia e mare. C’è bisogno di altro. Anche perché basta prendere un aereo per poter andare da un’altra dove magari il mare non sarà bello come quello sardo però ci sono diverse attrazioni in più, come ad esempio i casinò.

Sì, in Sardegna non ci sono casinò fisici e una persona che vuole fare qualcosa di diverso dovrà cimentarsi solo con i casino online sicuri. Ovviamente, questi ultimi offrono tutte le garanzie del caso essendo certificati AAMS, però un mix tra analogico e digitale potrebbe essere una soluzione importante per combattere la concorrenza ‘turistica’ e offrire anche dei posti di lavoro ai giovani di questa terra che sono costretti a fuggire alla ricerca di un futuro migliore.

Affidarsi di più all’online

Non basta pubblicare qualche foto di quanto sia bella la Sardegna, di quanto sia buono il cibo o di quanto quel panorama sia unico. C’è bisogno di una sinergia tra le varie imprese del territorio e una digitalizzazione di tutti i servizi che una Regione, sulla carta dedita al turismo, può e deve offrire.

Ad esempio, si può sviluppare e pubblicizzare un’app che spiega tutte le attrazioni – e come arrivarci – in base alle proprie esigenze. Non solo: che spieghi quali sono gli orari delle spiagge, dei musei, delle attrazioni e così via.

Può sembrare qualcosa di futuristico ma non lo è affatto perché basta viaggiare all’estero, in paesi che vivono davvero di turismo, per trovare tutto questo. E se lo fanno gli altri, nulla vieta che non lo possa anche la Sardegna.

Una delle Regioni più belle non solo d’Italia ma di tutto il mondo.

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