Gavoi. Il miracolo Taloro comincia dalla scuola calcio. Dal settore giovanile. Da 150 ragazzi che ogni settimana calpestano il campo del Maristiai sognando Messi. E tanti dirigenti-appasionati che li seguono da vicino. Dietro le prestazioni del Taloro ci sono tantissime belle realtà. Una è appunto quella dei più giovani. Che giocano per passione e per stare con gli amici. E’ anche questo il segreto di 13 anni consecutivi in Eccellenza. Che fanno del Taloro la squadra più vecchia del girone. Nella scuola calcio ci sono tutte le squadre: Juniores, Allievi, Esordienti, Giovanissimi e Pulcini. Tutti giocano il proprio campionato. Lo scorso anno, mentre la prima squadra sfiorava i play off, quella degli Juniores arrivava in finale, giocando per il primo posto contro il Fertilia. Finale poi persa nel campo stregato di Macomer. Laddove Mele e compagni hanno per due volte accarezzato la coppa Italia. Persa, sempre in finale, contro Terralba (2007) e Torres (2012). Coppa che, per la cronaca, è stata vinta nel 2011 contro il Tortolì, a Dorgali. Eppure la squadra degli Juniores è quasi sempre dimezzata, visto che molti calciatori vanno a comporre la prima squadra. Domenica scorsa nella lista dei convocati erano in 11. Sette dei quali hanno giocato. Tra questi Piras, il match winner. Le giovanili del Taloro sono una multinazionale della Barbagia. Ci sono ragazzi di tutti i paesi: oltre Gavoi, Lodine, Fonni, Ovodda, Olzai, Ollolai, Sarule, Orani e Mamoiada. Ci sono ragazzi anche di Silanus, Bottida, Nuoro e Benetutti. I giovani, fanno ciò che i grandi non riescono a fare. Uniscono e lottano per lo stesso obiettivo. Per passione. A seguirli, oltre ai dirigenti ci sono gli allenatori. Franco Cottu: Juniores e Allievi coadiuvato da Demetrio Manca il dirigente tutto fare. Albino Angioi allena gli Esordienti, mentre Umberto Pisanu e Michele Soru sono i coach dei Giovanissimi. I Pulcini sono affidati a Gianluca Cuccui.