Orani. Gonario Ladu: "Non possiamo restare indifferenti".

L'appello del giovane amministratore scritto un anno fa ma, purtroppo, attualissimo.

Gonario Ladu, consigliere comunale
17/01/2013
Cronaca
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Orani. Di solito non sono abituato a scrivere note, ma questa volta lo faccio. Scrivo il mio più totale dissenso verso una comunità, quella oranese, la mia, che sta andando sempre più in declino. Non riesco ad accettare e non si deve accettare che un paese fino a pochi anni fa tranquillo abbia preso questa piega di inciviltà. Una bruttissima piega fatta di attentati, omicidi, bombe, furti e quant'altro, eppure tutti facciamo ancora finta di vivere in un paese tranquillo. Perchè tutte le forze oneste non ci riappropriamo di questo paese ormai abbandonato alla microcriminalità? Perchè non abbandoniamo gli egoismi personali e inizamo a pensare collettivamente al bene del nostro comune? Solo se le forze pulite di questo comune si uniscono possono uscire da questo tunnel. Mi piacerebbe vedere l'assocciazionismo oranese ancora vivo, che di questo passo morirà, mi piacerebbe che tutti i giovani andassero nelle assocciazioni a dare il proprio contributo.Abbiamo dalle assocciazioni culturali (Pro-loco, Gruppo Folk, Su Bundu, Coro Monte Gonare) alle assocciazioni sportive (Calcio, atletica, boccie, pesca, gruppo corse, motoclub), alle assocciazioni di volontariato (Croce verde, avis, admo). E' possibile che una parte della comunità rimanga indifferente e guardi gli accadimenti come se non la sfiorassero minimamente. Al posto di chiuderci guardare dalla finestra indifferenti e commentare ciò che in una comunità non va dobbiamo uscire e fare tutti qualcosa per stare bene noi, i nostri genitori, i nostri nonni o i nostri figli, tutti possiamo dare il nostro contributo grande o piccolo per migliorare il nostro comune. Tutti dobbiamo uscire prendere e continuare ciò che gia c'è di buono e escludere emarginare e condannare i comportamenti che infangano il nostro comune. Dobbiamo andare fieri delle tante cose che abbiamo le nostre tradizioni i nostri artisti, guardare in faccia quello che sta succedendo e cercare di fermarlo.

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