Olzai: Carnevale 2013 nel ricordo di Cosimo Saccu

Giangavino Murgia
31/01/2013
Territorio
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OLZAI – La Pro Loco Bisine, con la collaborazione delle volontarie del Servizio Civile e la Consulta Giovanile, ha divulgato il programma del Carnevale 2013.
Le manifestazioni si svolgeranno principalmente durante due giornate: il 12 febbraio (Martedì Grasso) è prevista una sfilata in maschera, con partenza alle ore 14,30 dal cortile dell’Istituto Mesina per concludersi nella Piazza Su Nodu Mannu con balli tradizionali e zeppolata. Domenica 17 febbraio, il carnevale olzaese chiuderà con la classica “Pentolaccia” e premiazioni delle maschere più belle e simpatiche.
Un programma ridotto rispetto alle ultime edizioni del carnevale di Olzai, considerato il periodo di crisi. Ma gli organizzatori sperano di coinvolgere l'intera comunità, soprattutto i gruppi delle maschere tradizionali (“Maimones” e “Murronarzos”), i bambini e i giovani del paese.
Sicuramente, in questo appuntamento carnevalesco si sentirà la mancanza di Cosimo Saccu - un personaggio unico nella storia di Olzai - che ci ha lasciato esattamente un mese fa.
“Gosomo” aveva animato gli ultimi cinquant’anni del carnevale allestendo carretti allegorici, interpretando innumerevoli personaggi con stravaganti travestimenti, sempre accompagnati da burle e scherzi di ogni genere. Come capogruppo delle maschere (“portadore”), bussava in tutte le abitazioni del paese e, se trovava la cena pronta, si accomodava con disinvoltura nella tavola dei padroni di casa per gustare golosamente le pietanze tipiche del carnevale (“gheladina” e “zippulas”).
Era sempre in prima fila, ma l’unico sobrio nel corteo degli “Intintos” del Mercoledì delle Ceneri, con le tasche del suo cappotto gonfie di dolci, frittelle e salcicce. All’imbrunire spariva dal gruppo, per riapparire in piazza, con un liso ma sempre elegante frac, pronto ad assumere il ruolo di giudice unico del fantoccio “Juvanne Martis Sero”, destinato inesorabilmente al rogo.
Ben voluto da tutti, Cosimo si è spento lo scorso 31 dicembre, all’età di 71 anni, nella casa costruita per lui dalle monache Benedettine “Mater Unitatis”. Le suore di “Murui” che lo avevano adottato sin da bambino, difeso in ogni circostanza, perdonato per qualche innocente “birichinata” e aiutato sino agli ultimi giorni di vita.
Era la sera di san Silvestro, in prossimità del Capodanno, l’appuntamento che Cosimo aveva sempre “celebrato” alla sua maniera: spesso in compagnia, animando cenoni con barzellette, canzoni e le immancabili imitazioni di cantanti famosi come Adriano Celentano e Bobby Solo; altre volte, girovagando solitariamente per le strade e bar del paese. Ma sempre di buon umore e fornito di un’incredibile scorta di bombette e fuochi d’artificio pirotecnici, per i quali spendeva i suoi risparmi di cassintegrato della fabbrica di Ottana.
Da queste pagine web, vogliamo ricordarlo anche con una splendida istantanea realizzata dal fotografo Donatello Tore in occasione della Pentolaccia 2011.

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