Maria Franca Marceddu è originaria di Fonni (“sono orgogliosa delle mie radici barbaricine anche se vivo a Cagliari da tanti anni”) ed è coordinatrice regionale delle donne dell'Italia dei Valori e non a caso, nel presentare la sua candidatura, mette un forte accento sulla questione di genere. “Sono l'unica candidata che parla di violenza contro le donne”. E cerca di farlo al di là degli slogan, cercando una via pratica che attacca il problema alla radice: “è necessario cambiare insieme la mentalità, quella che nella nostra cultura relega la donna in una posizione subordinata”. Una riflessione che deve quindi coinvolgere “gli uomini e le donne, evitando atteggiamenti securitari o di accusa generica nei confronti dei maschi”.
La donna è spesso parte debole nei rapporti di lavoro e nella famiglia e su questo è necessario lavorare, non solo potenziando i Centri Antiviolenza (che in Sardegna sono “all'avanguardia”) ma anche consentendo alle donne “di tutte le età” di poter entrare nel mercato del lavoro in modo autonomo, anche per riaffermare la propria autonomia e soggettività. Il riferimento è ai finanziamenti per la micro-impresa femminile, che in Sardegna è presente ma offuscata dal maggior peso dato alla grande industria e ai grandi investimenti.
Una questione, insomma, culturale – e “dobbiamo smetterla con lo schema per cui una donna 'bella' è necessariamente sciocca oppure ha fatto carriera solo grazie alla prestanza fisica” – ma anche di diritti, il diritto al lavoro e alla dignità personale. A questo proposito, Marceddu afferma categoricamente: “non si può mettere il lavoratore nella condizione di scegliere tra lavoro e salute, così come la lavoratrice non deve essere costretta a scegliere tra la famiglia e il lavoro”. Un accenno alla questione delle carceri: la soluzione non è l'amnistia ma “la depenalizzazione di alcuni reati minori”. In chiusura, dal suo punto di vista professionale – è medico – una nota sulla sanità: “noi come medici possiamo solo curare le malattie, ma è necessario lavorare sulla prevenzione e quindi sulla salubrità dell'ambiente e degli stili di vita”.