IMU: regole nuove purtroppo contro le imprese.

Il sindaco di Gavoi ha posto la questione nell'ultimo incontro dell'Anci.

20/02/2013
Attualità
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Nuova mazzata per le imprese. L’Imu del 2013 sarà più salata. Questo perché sono stati aboliti gli sconti che potevano applicare i Comuni. La legge di stabilità 2013, approvata a dicembre, cioè due mesi fa dal Parlamento italiano, alla lettera f, comma 380, articolo 1, legge 228/2012, prevede che il gettito Imu da immobili ad uso produttivo del gruppo catastale D vada interamente allo Stato, con aliquota allo 0,76%. Adesso i Comuni possono solo alzarla fino all’1,06 per cento ma non abbassarla (lettera g), sia perché obbligati per legge e sia perché altrimenti (se applicassero lo sconto) dovrebbero pagarlo allo Stato dalle proprie casse. Una beffa dunque per le imprese che in questi giorni devono anche sorbirsi le solite promesse di una classe politica che promette la riduzione o anche abolizione dell’Imu quando gli stessi in piena campagna elettorale hanno votato per l’aumento. Oltre le imprese la legge di stabilità del 2013 colpisce anche i Comuni che si vedranno scippare tutto il gettito proveniente dai fabbricati categoria D. Ovodda e Gavoi che fino a qualche giorno fa gioivano per aver finalmente risolto a loro favore la vertenza Ici con l’Enel si devono arrendere alla nuova iniziativa del governo centrale.  “Prima nessuno diceva nulla – afferma il sindaco di Gavoi Nanni Porcu – adesso invece scopriamo che abbiamo vinto la vertenza per lo Stato centrale. Il Comune di Gavoi oggi percepisce dalla categoria D una somma intorno ai 180 mila euro. Che adesso andranno tutti a Roma. Se il comune vuole incassare qualcosa deve alzare l’aliquota il che è improponibile”. La questione è stata sollevata proprio dal primo cittadino barbaricino venerdì scorso quando si è riunita l’Anci. “C’è stato un ragionamento a 360° - dice il sindaco – la questione dell’Imu è una delle tante. L’ho voluta sollevare perché per noi si tratta di cifre importanti in quanto abbiamo anche le centrali Enel. A giorni ci incontreremo con i sindaci di Ovodda e Ottana, Cristina Sedda e Giampiero Marras, per studiare una linea comune”.   

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