Orani. Di legalità se ne parla al bar

Martedì assemblea con Giovanni Impastato.

02/03/2013
Attualità
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Orani si interroga. Reagisce. “Aggredisce” il male che la sta rodendo. Troppi i fatti criminosi successi. In un paese attivo, laborioso. Forse a vedere i volti e gli interventi dei presenti, ieri sera all’assemblea tenutasi all’auditorium, Orani “si sente confusa”. Lo stesso titolo dell’assemblea lo dice: Orani…arte e delitti. Quell’ossimoro difficile da accettare ma sul quale ci si vuole interrogare. Per capire le ragioni delle rapine, scritte minatorie, furti e aggressione in casa. “Perché succedono qua, in una comunità come la nostra conosciuta per l’arte e l’artigianato?”. Non si vuole far finta di niente. Giustificare. Le associazioni con l’amministrazione comunale hanno reagito subito. “Ci siamo incontrati quasi due mesi fa – dice Valentina Loche che coordina il dibattito -. Eravamo una cinquantina. Per essere operativi abbiamo dato vita ad un gruppo ristretto. La prima tappa è questa assemblea, per interrogarci e riflettere tutti assieme”. Si comincia in modo originale per un’assemblea di questo tipo. Con una sorta di rappresentazione teatrale. Il tentativo è quello di coinvolgere i presenti. Farli riflettere e palesare la propria opinione. Gli interenti ci sono. Diversi, molti per assemblee con questo tema. Il dottor Pietro Fancello, il medico che ha deciso di vivere a Orani anche adesso che è in pensione, ha ripercorso la vita del paese dal ’74, da quando è arrivato. “Prima la comunità viveva in strada, nel vicinato. Era unita. Oggi quella rete solidale che trovai al mio arrivo non c’è più” ha detto dispiaciuto. Poi ha proseguito rivolto ai più rassegnati: “Non è vero che non possiamo fare niente. Tutti dobbiamo assumerci le nostre responsabilità: non basta accusare gli altri e giustificare i propri figli”.  La direzione da intraprendere è emersa nel corso del dibattito e anche dopo dalle proposte scritte in dei bigliettini dai presenti. Che coincide con quella indicata dalle associazioni. “Non fermiamoci qua. La nostra indignazione e il nostro voler capire devono andare avanti”. L’idea è quella di dar vita a delle assemblea tematiche nei veri luoghi di aggregazione: nei bar, in sos zilleris. Il prossimo appuntamento con la legalità è martedì. Nuova assemblea, alle 20 nell’auditorium comunale, con Giovanni Impastato. 

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