Fonni. Da domani in Barbagia i migliori trailers internazionali.

Al via la seconda edizione del Sardinia trail.

Michele Arbau
09/05/2013
Sport
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Fonni. Parte domani la seconda edizione del Sardinia Trail. 90 km di corsa tra i meravigliosi monti del Gennargentu, la Barbagia ed il Supramonte e le spiagge di Calagonone. Nella tre giorni di gara gli atleti attraverseranno 7 Comuni (Fonni, Gavoi, Ovodda, Oliena, Dorgali, Desulo, Villagrande). A contendersi il primo posto, anche quest’anno, alcuni tra i migliori trailers mondiali: il  “mitico” Marco Olmo, 64 anni, leggenda vivente del trail mondiale e il sardo Antonio Filippo Salaris (reduci dalla gara africana Marathon des Sables dove insieme al collega Lorenzo Tricheri si sono aggiudicati il primo posto per team). Ma ci saranno anche il friulano Paolo Massarenti (già vincitore del Magredi Trail 2012), il siciliano Francesco Passalacqua (primo nella prestigiosa Run Iceland 2012) e l’atleta più giovane della corsa, il francese Nicolas Zucchet, di soli 26 anni. Nella categoria femminile in gara 9 atlete, tra le quali Marina Plavan e Vittoria Camerana: entrambe si sono posizionate al 2° posto per due edizioni della Run Iceland. Esprime soddisfazione l’assessore fonnese Marco Cualbu: “Il nostro Comune sostiene per il secondo anno lo sforzo degli organizzatori che possono vantare tra i partecipanti alla gara alcuni tra i più grandi “trailers”. Atleti provenienti oltre che dall’Italia anche da: Svizzera, Francia, Belgio, Spagna e Repubblica Domenicana. Sarà presente anche un nutrito gruppo di atleti sardi ormai protagonisti a livello internazionale. E’ una grande manifestazione – prosegue il giovane amministratore - che promuove tutto il nostro territorio e vede quest’anno coinvolto anche Cala Gonone, in un gemellaggio montagna e mare, unico nel suo genere. Una competizione che, accanto ai campioni, “trascina” nel nostro territorio decine di appassionati di questa disciplina che poi diventeranno grandi comunicatori delle bellezze delle nostre montagne: quelle zone che ormai sono diventate sempre di più meta di un turismo sostenibile di grande valore, che non si accontenta del solo mare della nostra splendida Sardegna, ma desidera conoscere anche la parte interna dell’isola”. 

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