Gavoi. La crisi delle campagne si supera insieme.

Partecipata l'assemblea sul Patto del latte promossa dal consigliere de La Base Efisio Arbau.

Redazione
03/06/2013
Economia
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Gavoi. Alla fine erano tutti concordi: “Per rilanciare il settore agropastorale dobbiamo unirci”. Dal pastore al trasformatore, passando per i tecnici, le associazioni di categoria e i politici. Questo è l’esito dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Gavoi organizzato dal consigliere regionale del movimento La Base Efisio Arbau. “Su questa stessa direzione va anche la nuova Pac – ha detto nel suo intervento l’eurodeputata Francesca Barracciu componente della commissione agricoltura – sostiene, infatti, nuove forme di aggregazione settoriale e interprofessionale”. Ad aprire è stato Efisio Arbau, promotore in regione di una mozione sottoscritta da altri 30 consiglieri regionali che si basa proprio su un patto tra tutti i componenti della filiera (non a caso la proposta è stata denominata Patto per il latte). “Ci si salva tutti insieme – ha attaccato il leader de La Base -.  E’ giunto il momento di mettere da parte le ‘guerre di religione’ e di costruire un unico sistema che metta assieme produttori e trasformatori". All’iniziativa sono voluti esserci in tanti. La sala del ristorante Marabù era piena. E sono intervenuti in molti, non per attaccarsi a vicenda ma per proporre, riprendendo e facendo proprie le idee degli altri. C’erano i movimenti (Fortunato Ladu e. Priamo Cottu), le associazioni di categoria (Salvatore Mastio e Simone Cualbu per Coldiretti, Salvatore Bussu per la Cia e il consorzio agnello Igp), gli industriali caseari (Totore Sedda di Sepi e Paolo Mannoni del caseificio omonimo), i tecnici (Antonio Maccioni di Laore e Antonio Marchi veterinario, Alberto Romagna, agronomo), i consorzi (Salvatore Palitta di Agriexport), i politici (oltre ai due relatori Efisio Arbau e Francesca Barracciu, c’erano anche l’ex sindaco di Macomer Riccardo Uda, il vicesindaco di Gavoi Dario Costeri e Giulio Mereu). Alla fine i problemi sono sempre gli stessi per tutti (costi di produzione, burocrazia) la novità è invece la disponibilità al dialogo riassunta bene nell'ultimo intervento dal presidente provinciale della Coldiretti Simone Cualbu: "E' inutile mettere l'accento sulle cose che ci differenziano. Per superare questo momento dobbiamo unire le forze e lavorare insieme". 

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