Orani. "Le carceri disumane: in carcere meno diritti dei maiali"

La denuncia ieri alla presentazione del libro di Luciano Piras su don Bussu.

a cura della Redazione
07/06/2013
Attualità
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Orani. “Un uomo è un uomo nonostante tutto”. La poesia del poeta Burns riassume bene la chiacchierata di ieri pomeriggio a Orani intorno al nuovo lavoro del giornalista Luciano Piras: “I terroristi sono miei fratelli – don Bussu, il cappellano che piegò lo Stato”. “Ad un maiale sono garantiti 7 metri quadri, in carcere nello stesso spazio sono stipati 7 – 8 uomini”. E’ stata la comparazione di don Francesco Mariani per denunciare le condizioni disumane in cui si vive nelle carceri italiane. Il direttore di Radio Barbagia ha anche ricostruito le condizioni che portarono nel dicembre del 1983 don Salvatore Bussu, spinto dall’ultimo clamoroso gesto dello sciopero della fame dei terroristi incarcerati al penitenziario di Badu ’e Carros, a dimettersi da cappellano del carcere. Gesto che rappresentò uno spartiacque, ha ricordato il presidente della Fondazione Nivola Ugo Collu, per le leggi carcerarie. “La sua forza è  stata l’amore per il prossimo, la vera virtù dei cristiani”. Gli sforzi del protagonista del libro non furono certo vani, anche se oggi  “nonostante abbiamo una delle migliori Costituzioni del mondo, la calpestiamo tutti i giorni” ha poi aggiunto l’autore. “a cominciare dalle carceri, dove abitano stabilmente tra i 65 e i 70 mila detenuti nonostante la capienza sia di 43 mila. E un terzo di questi sono in attesa di giudizio, dunque, innocenti, fino a prova contraria”. Insomma una denuncia forte sulle condizioni delle carceri e sulla facilità di rinchiudere le persone, soprattutto i poveri cristi. Delle carceri in cui la pena è fine a se stessa, e non come da Costituzione finalizzata alla rieducazione per il reinserimento nella società. Come ci ha insegnato don Bussu che, hanno ricordato i relatori, ha vinto la sua battaglia con i terroristi, alcuni dei quali oggi lavorano in cooperative per il recupero di giovani disagiati. La presentazione di ieri pomeriggio è stata resa possibile grazie alla Fondazione Nivola e all’amministrazione comunale, presente con il sindaco Franco Pinna e l’assessore Paola Silvas. Letture di Giovanni Carroni. 

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