Gli edili sardi scrivono al Presidente del Consiglio Letta: “Urgono misure per il comparto anche in Sardegna”.

Federico Marini (Responsabile ufficio stampa Confartigianato imprese Sardegna)
11/06/2013
Comunicati Stampa
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Gli edili di Confartigianato Imprese Sardegna scrivono al Presidente del Consiglio Enrico Letta per chiedere interventi urgenti da attuare entro la prima metà di agosto per rimettere in moto il mercato delle costruzioni.

Pagare i lavori eseguiti, investire su sicurezza del territorio, scuole e infrastrutture, garantire l’accesso alla casa, riqualificare le città, superare la forte riduzione del credito, ridurre il costo del lavoro. Ma anche modificare il Patto di Stabilità interno, predisporre un programma di investimenti per le piccole e medie opere funzionali, sbloccare gli appalti nei piccoli Comuni.

“Sono queste le richieste e le proposte che abbiamo fatto insieme alle altre Associazioni di Categoria attraverso una lettera al Governo - affermano da Confartigianato Imprese Sardegna – per ricordare come sia necessario intervenire con azioni forti per riavviare un settore chiave per la ripresa dell’intero tessuto economico nazionale e della nostra Isola”.

“Il comparto ha bisogno di misure urgenti entro la prima metà di agosto – continuano dall’Associazione Artigiana – soprattutto in Sardegna vista la crisi, senza precedenti, che sta vivendo il comparto: 10mila posti di lavoro persi dal 2008 (-25%) e una diminuzione degli investimenti del 38% in cinque anni”.

“Però dobbiamo dire che l’Esecutivo Nazionale ha già risposto positivamente alle nostre necessità – continuano – non solo prorogando i bonus energia e ristrutturazioni fino al 31 dicembre, anzi aumentando l’aliquota di detrazione per il risparmio energetico”.

Per Confartigianato Imprese Sardegna, “occorre agire in tempi brevi, con misure efficaci e, al tempo stesso, costruendo le fondamenta per uno sviluppo più equo e sostenibile, rispetto al quale la filiera delle costruzioni possa tornare a esprimere le potenzialità positive di un’industria le cui opere incidono profondamente sulla qualità
della vita e sulla competitività”.

Confartigianato Imprese, insieme a tutte le Parti Sociali del sistema delle costruzioni, ha per questo richiesto un incontro al nuovo Governo ritenendo indispensabile aprire al più presto un confronto serio e costruttivo con le Istituzioni, al fine di poter cogliere, pienamente, le sfide e i cambiamenti che imposti dai mutati scenari economici. Pertanto sono state individuate una serie di proposte operative, condivise da tutte le Parti, in grado di assicurare la sopravvivenza di migliaia di imprese edili e al tempo contribuire alla
crescita del Paese.

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