Il Festival di Gavoi: una strada da seguire

Associazione Nino Carrus
05/07/2013
Arte
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Quattro giorni di cultura, quattro giorni di festa, quattro giorni di incontri. Gavoi, una piccola comunità della Barbagia, accoglie migliaia di persone che provengono ormai da tutto il mondo, centinaia di scrittori e artisti invadono le piazze, le vie, le case del centro storico per parlare di libri, di letteratura, di cultura, di arte, di danza, di musica, di gastronomia.

Inizia il Festival letterario della Sardegna arrivato alla decima edizione. Nel 2003 sembrava una follia di pochi sconosciuti scrittori sardi, Marcello Fois, Giulio Angioni, Flavio Soriga, Giorgio Todde. Oggi invece una realtà meravigliosa, entusiasta, internazionale, aperta al mondo. E' la magia della cultura.

"L'Isola delle storie". E' il titolo della manifestazione. Già un programma significativo. La storia di un'isola che vuole cambiare, che non ha solo storie da raccontare, ma storie ed energie vive da valorizzare, che ci sono strade nuove da percorrere, diverse da quelle seguite in questi anni. Nella piana di Ottana. E tristemente oggi in declino. Gavoi indica il coraggio del cambiamento. La strada nuova è la cultura, la conoscenza, la creatività, l'ambiente, il paesaggio.

Gavoi capitale culturale dell'isola. Ma non solo. Una comunità e un territorio intensamente coinvolti in questa manifestazione culturale che riscopre la stretta sinergia tra cultura ed economia, tra cultura e sviluppo. Marcello Fois, presidente del festival, tiene infatti a precisare"La manifestazione di Gavoi non produce solo cultura, ma diventa ossigeno per l'intero territorio con importanti ricadute economiche. Ci sono state tantissime prenotazioni, ogni anno che passa i visitatori aumentano di numero. In questi anni Gavoi è cambiata anche nell'urbanistica e il festival ha creato delle grandi professionalità. Le persone che l'organizzano sarebbero in grado di portare avanti qualsiasi altro festival. Crea quindi nuove competenze.. Gli ospiti, migliaia, rimangono sempre colpiti dall'efficienza, dalla puntualità dell'organizzazione, dall'ospitalità della gente."

Ecco la magia della cultura. Più cultura, più economia, più sviluppo. Una strada, da noi sempre indicata, da seguire con coraggio e con ottimismo. Solo attraverso la promozione e l'impegno delle forze vive della società sarda , della cultura e dell'imprenditorialità isolana sapremo ritrovare la strada della ripresa.

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