OLLOLAI. La Base è un movimento che vive per le sue idee ma con l'obbiettivo di metterle in pratica al governo della Regione. Siamo, infatti, persuasi che le nostre proposte possano consentire alla comunità sarda di migliorare le proprie condizioni di vita attraverso il cambiamento radicale da un sistema assistenziale ad uno produttivo, dove tutti possano avere un'opportunità. Questo può avvenire solo attraverso la cancellazione dei privilegi che decenni di governo della partitocrazia sarda ha garantito ai suoi clienti.
Pensiamo, conseguentemente, che alla base del progetto politico ci debba essere un sistema fiscale sardo, completamente autonomo, fondato su un unico tributo da pagarsi sul reddito prodotto, con la cancellazione, quindi, di accise, iva e di tutti gli altri tributi, una "no tax area" sotto i diecimila euro di reddito (quindicimila euro per le famiglie) e la detrazione totale delle spese sostenute per sconfiggere l'evasione fiscale. Un sistema che può costituire il contenuto della zona franca integrale che il Consiglio regionale sta cercando di costruire nonostante l'inconcludenza dell'attuale maggioranza.
Una zona franca che avrà bisogno dei giovani per renderla sostenibile. Per questo la Base è per un unico sistema universitario della Sardegna che superi l'attuale organizzazione che sta perdendo annualmente studenti e non incide in nessun settore produttivo. Questo per mettere al centro del progetto l'istruzione e la conoscenza.
Giovani glocal, locali e globali allo stesso tempo, che dovranno costruire un nuovo sistema economico fondato sui saperi della nostra comunità declinati sulle nuove conoscenze. Quindi agricoltura, artigianato, commercio e turismo, da cui scaturirà l'unica industria possibile, quella fondata sulla produzione locale. Questo anche attraverso l'eliminazione dei contributi pubblici a fondo perduto ed il sostegno in conto interessi con la garanzia dell'accesso al credito.
Per fare questo servirà comandare a casa nostra, magari a cominciare dal controllo di porti ed aereporti oggi lasciati sotto il controllo dei baroni del mare e dei cieli che strangolando la nostra economia.
Con un sistema istituzionale snello e poco costoso fondato su due soli livelli di governo: la regione che fa le leggi ed i comuni che amministrano e spendono i soldi in prossimità degli amministrati.
Idee concrete e praticabili che possono essere portate al governo della nostra Regione solo attraverso l'assunzione di responsabilità. Per questo un movimento che è nato con le primarie e per le primarie, l'unico sistema per spezzare i legami di partito e garantire la partecipazione democratica, senza tatticismi, richieste di contropartite o inutili esibizionismi che sembrano caratterizzare il circo dei politiconi di professione, ha deciso di battersi per consentire a Francesca Barracciu di vincere le primarie e guidare il campo democratico. Francesca è la persona giusta. Ha l’esperienza per guidare una regione come la nostra ed ha, allo stesso tempo, quella dose di coraggio e determinazione per cambiare davvero il sistema. L'unica cosa per la quale ha senso l'impegno della Base.