Era pieno il salone Emilio Lussu di Ottana ieri pomeriggio per l’incontro informativo sull’emergenza lingua blu promossa dal consigliere regionale de La Base Efisio Arbau. Presenze che confermano l’interesse e la preoccupazione per il diffondersi del morbo tra le greggi.
Erano presenti per la regione il dottor Andrea Sarria (componente dell’Unità operativa malattie animali); una decina di sindaci del territorio; i rappresentanti delle associazioni di categoria Aldo Manunta (direttore provinciale Coldiretti), Salvatore Bussu (presidente provinciale Cia), Stefano Ferranti (presidente provinciale Confagricoltura e presidente provinciale Apa); i veterinari del territorio Giovanni Careddu e Ignazio Piras, e tantissimi pastori.
Alla fine ne è emerso un quadro preoccupante con una epidemia che seppur meno letale rispetto agli anni scorsi presenta una diffusione molto più rapida. Addirittura sono già stati riscontrati dei casi in alta montagna, in Barbagia e nel Gennargentu.
La soluzione prospettata è quella della vaccinazione anche nelle zone non infette. Dove sperimentato questa modalità ha dato effetti positivi come confermato da alcuni dei presenti, come il pastore Antonio Sanna di Ottana.
“Dobbiamo salvare il gregge e programmare il futuro – è stato il pensiero di Efisio Arbau –. La risposta per il contingente è la vaccinazione e la disinfestazione estesa anche nelle zone non infette. Stiamo parlando di un vaccino spento che non ha effetti deleteri sulle pecore. Laddove sperimentato l’epidemia è stata arginata. Per il futuro occorre programmare con una vaccinazione controllata che immunizzi il bestiame. A dieci anni dalla comparsa del morbo siamo punto e a capo. Adesso – ha proseguito il consigliere regionale – è necessario modificare il decreto che ha definito le modalità di vaccinazione e reperire le risorse per il vaccino preventivo. Inoltre, per quanto riguarda i bovini, bisogna trovare l’accordo con le altre regioni e quindi con il Ministero per movimentare velocemente e con sicurezza”.
Al dibattito sono intervenuti i rappresentanti della associazioni di categoria Manunta, Bussu e Ferranti, oltre alcuni sindaci Giampiero Marras (Ottana), Tonino Ladu (Olzai) e Francesco Caggiari (Bortigali).
“Diteci cosa dobbiamo fare – ha detto nel suo intervento Salvatore Delrio, titolare di una delle tante aziende di Ottana colpite dalla lingua blu – perché le pecore stanno morendo”.
Per Andrea Sarria dell’unità di crisi regionale “questi incontri per noi sono fondamentali. Ci servono per prendere contatto con i pastori e conoscere le realtà locali”. Pur ammettendo dei ritardi con la vaccinazione, ha annunciato: “adesso siamo operativi, pronti ad intervenire e affrontare l’emergenza. Abbiamo già cominciato a vaccinare e siamo pronti per i risarcimenti”. Inoltre il funzionario regionale si è detto pronto “ad adattare il sistema di vaccinazione alle nuove esigenze”.